Archivi categoria: informatica e AI

Non si fidano nemmeno di sé stessi

Ieri Ugo mi ha mandato una simpatica notiziola. In una delle FAQ di MSDN si può leggere questo testo:
Q: What is a .WIM file?
A: According to Wikipedia, a .WIM file “is a file-based disk image format. It was developed by Microsoft to deploy its latest Windows operating system releases, Windows Vista and Windows Server 2008, which use it as part of their standard installation procedure. It works equally well with legacy versions of Windows however, and is used as part of Windows Fundamentals for Legacy PCs.”
Detto in altro modo: Microsoft ha definito un formato in uso con i suoi sistemi operativi; però preferisce usare una fonte esterna per spiegare cos’è. Non si sa mai che qualcuno non riesca a capire la documentazione interna Microsoft…

Ultimo aggiornamento: 2009-05-08 07:00

sempre bloccato con Ubuntu

Il PC di Anna ha fatto gli aggiornamenti, e adesso è di nuovo senza wifi funzionante.
Network Manager mi dice che lui non gestisce nulla, wicd da solo non parte, se io faccio a manina ifup eth1 poi gira tutto ma a quanto pare non se lo becca dagli rc.local.
Poi uno si chiede perché la gente usi windows.
Aggiornamento: (22 aprile). Non mi vergogno a dirlo. Ho tolto l’interfaccia cablata, ho messo lo script per lanciare il demone wicd, e adesso network manager si è risvegliato. Non voglio sapere cosa sia successo, almeno fino al prossimo aggiornamento :-)
(Ah, con gli aggiornamenti di ieri, tanto per dire, la tastiera logica era diventata USA…)

Ultimo aggiornamento: 2009-04-21 22:47

attenti ai formati

Tralasciando il tono entusiasta di questo articolo (è un giornale, si deve far leggere…) il problema posto è molto importante. Le versioni ad alta risoluzione delle immagini raccolte negli anni ’60 dal Lunar Orbiter sono state salvate su dei nastri (analogici…) che adesso soffrono di due problemi: il primo è che si stanno deteriorando, e il secondo è che esiste solo una macchina capace di leggerli, e nemmeno la macchina se la passa troppo bene.
Lo so che voi fate sempre copie multiple di tutta la vostra roba e non appena esce un nuovo gadget, col suo formato proprietario, siete pronti a riversare i dati; e lo so che voi siete convinti che i guai sono nati perché quei nastri sono analogici e non digitali, e quindi non si possono leggere i bit (fosse così semplice… se appena si codificano i dati occorre sapere come tradurli, i bit :-) ) Però ogni tanto forse ci conviene pensare che la nostra conoscenza dipende sempre più dall’elettromagnetismo all’opera.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-13 18:07

Password ballerina

Dopo essere stato a pranzo con una deliziosa matematica, sono rientrato in ufficio, e ho digitato la password del mio pc. Windows mi spernacchia: “incorrect password”. Digito la password con più calma: “incorrect password”. Controllo tasto per tasto: “incorrect password”. Provo la penultima mia password, cambiata dieci giorni fa: “incorrect password”. Provo a entrare non in rete: “incorrect password”. A questo punto spengo il PC tenendo premuto cinque secondi il tastone di avvio; riaccendo il PC; aspetto che si ricarichi tutto; alla schermata di avvio digito la password; entro tranquillamente.
Dopo aver deciso che l’aver visto la fanciulla di cui sopra non poteva essere la causa di tutti quei miei errori nella password, telefono all’assistenza tecnica per segnalare il problema. Risposta: “Boh, sarà stato un problema di rete, ma tanto se adesso è entrato va tutto bene”. Bello sentirsi a posto.

Ultimo aggiornamento: 2009-03-30 14:59

PollDaddy

Se ricordate, il sondaggio che vi avevo proposto un paio di settimane fa era gestito attraverso PollDaddy. Devo dire che tra i vari sistemi che ho provato mi sembra il migliore, almeno per un uso amatoriale come può essere quello di un blog.
La versione gratuita dà infatti la possibilità di creare un numero illimitato di sondaggi e 100 risposte al mese ai questionari (un questionario è molto più articolato di un sondaggio, ma non so nemmeno se valga la pena farlo da queste parti). Inoltre è anche possibile localizzarsi le frasi connettive del questionario ed esportare i dati in CSV e XML (ho provato a farlo in RSS, ma non ci sono riuscito… ma magari è solo stata colpa mia).
Pagando 200 dollari l’anno non viene inserito il link pubblicitario al sito e il numero di risposte ai questionari cresce a 1000 al mese; ma devo dire che non mi è comunque parso intrusivo come in altri casi. Insomma, vale la pena usarlo se amate interrogare i vostri lettori!

Ultimo aggiornamento: 2009-03-14 07:00

a1proxy

Chiunque sia connesso a internet dietro un proxy sa che è snervante dover cercare qualcosa e scoprire che si ha l’accesso negato. Fosse solo per FacciaLibro, non mi preoccuperei nemmeno; ma ad esempio da me si possono vedere siti di informazione ma non ci si può accedere via feed, perché feedburner è considerato Estremamente Pericoloso (il passaggio definitivo a Google potrebbe darmi qualche sollievo, ma ci vorrà ancora del tempo). Gli open proxy sono utili, ma hanno una vita breve; al momento [*] trovo comodo, e soprattutto utilizzabile, a1proxy. Non so dirvi se accede ai siti porno, quelli me li posso anche vedere da casa; ma i siti (relativamente) informativi funzionano bene, e tanto mi basta. In bocca al lupo!
[*] quando cioè ho messo in canna questo messaggio, qualche giorno fa.

Ultimo aggiornamento: 2009-02-28 07:00

gmail non va

Anche se non me ne fossi accorto da solo, le parole chiave che puntano al mio blog me l’avrebbero fatto notare. (A proposito: com’è che da ieri tutti fanno la ricerca “kenken”? l’articolo di Tiscali Notizie è di oggi… è vero che è la trascrizione di un lancio Ansa, ma in genere non basta un’agenzia per una folla tale di persone che cercano informazioni)
C’è chi afferma che in Germania stia funzionando, chi dice che basta accedere in POP o in IMAP. Non so quali voci siano vere e quali leggende telematiche: tanto per il momento ci ho da lavorare, io!
Aggiornamento: (12:25) La BBC ha dato la notizia, mentre l’italica stampa tace… forse i giornalisti hanno spedito la notizia via gmail :-)
Aggiornamento: (14:40) da un’oretta gmail funziona, ma se provavo ad accedere dal telefonino mi diceva che “ho fatto una ricerca troppo simile a un virus”. Adesso funziona anche di là.

Ultimo aggiornamento: 2009-02-24 12:03

Dropbox

Nell’attesa che Google tiri ufficialmente fuori il suo Google Drive, oppure per i paranoici-ma-non-troppo che preferiscono non usare troppi strumenti della Grande G ma non si preoccupano di mandare i loro file in giro per la rete, la migliore possibilità che ho finora trovato per condividere file è Dropbox (qui il referral col mio nome: se proprio volete provarlo tanto vale che lo facciate a nome mio, no?).
Entrati sul sito, si scarica il client per il proprio PC (windows / mac / linux) e lo si installa. A questo punto si hanno due GB di spazio sui server di dropbox, che verranno automaticamente condivisi con la cartella che avete scelto per il vostro PC. In pratica voi continuate a usare la vostra cartella normalmente: Dropbox si preoccuperà di sincronizzarla in background, e quando vi troverete su un altro dei vostri computer vi ritroverete (con un po’ di calma) tutti i vostri file. In ogni caso sarà sempre possibile accedere ad essi con l’interfaccia web, nel caso siate su una macchina che non è vostra. Come bonus, nel caso stiate editando dei documenti, vengono salvate le varie revisioni, e potete accedere a quelle precedenti l’ultima. Infine, esiste una directory condivisa per default con tutto il mondo, e una directory “photos” di cui confesso non aver capito esattamente lo scopo, a meno che non sia un invito a lasciare lì le foto, con quali vantaggi rispetto alle altre directory non saprei.
Il sistema è ancora perfettibile. Ad esempio lo spazio disco tende a riempirsi molto in fretta, visto che l’azione di cancellazione deve essere esplicita, e al momento non è possibile cancellare più di un file per volta. Inoltre, come dicevo prima, la velocità di sincronismo non è esattamente il massimo. Ma vi garantisco che già così è diventato il mio sistema favorito per portare i file da casa all’ufficio e viceversa, invece che andare avanti con la chiavetta USB!
PS: esiste anche una versione a pagamento: per 100 dollari l’anno, lo spazio a disposizione è di ben 50 GB.

Ultimo aggiornamento: 2009-02-22 07:00