Archivi categoria: informatica e AI

Ricerca per parole specifiche in Google

La ricerca di Google ha una caratteristica “interessante”: se uno fa una ricerca con una parola, tra i risultati ci possono essere anche quelli di parole simili oppure sinonimi, soprattutto in inglese. Un tempo esisteva una scorciatoia molto semplice per spiegargli che volevamo proprio quella parola: invece che scrivere pippo si scriveva +pippo, e quel segno più bloccava il termine di ricerca. Ma poi è nato Google+, e quindi adesso +pippo significa tutta un’altra cosa. Certo, c’era una seconda possibilità : scrivere il termine tra virgolette. Con "pippo" si è ancora adesso certi di limitare la ricerca. Peccato che le virgolette servano anche per dire che si vuole ricercare la frase esatta, e non un insieme di parole: con "topolino e pippo" per esempio non può arrivare come risposta un documento con la frase “Pippo è il migliore amico di Topolino”.

Bene: come fare a mettere insieme i due significati semantici delle virgolette? Non l’avrei mai creduto (ci sono arrivato oggi per disperazione): li si usa entrambi! Così la ricerca "Topolino e "pippo"" farà quello che vogliamo, nonostante le virgolette a noi sembrino logicamente mal poste. Misteri googliani.

Ultimo aggiornamento: 2015-03-24 13:59

Competenze digitali

Ieri mi è stato mandato l’elenco dei membri aderenti alla Coalizione Nazionale per le Competenze Digitali: «una iniziativa promossa dall’Agenzia per l’Italia Digitale con l’obiettivo di migliorare le competenze digitali». – se volete sapere cos’è potete leggerne la strategia. Il link era http://www.agid.gov.it/sites/default/files/documenti_indirizzo/agid_-_membri_aderenti_alla_coalizione_nazionale_per_le_competenze_digitali_al_19.3.2015.pdf: ho cliccato e mi sono trovato un errore 404.
Grazie alle mie competenze digitali :-) sono andato a guardare il sito dell’Agenzia Digitale e ho trovato il link corretto: http://www.agid.gov.it/sites/default/files/documenti_indirizzo/agid_-_membri_aderenti_alla_coalizione_nazionale_per_le_competenze_digitali_al_20.3.2015_0.pdf. In effetti oggi è il 20 marzo, non il 19.

Ultimo aggiornamento: 2015-03-20 19:08

password

Una delle password “di lavoro” sarebbe scaduta stanotte, e venerdì tra una storia e l’altra mi ero dimenticato di modificarla. Per fortuna ho scoperto che potevo cambiarla anche se non ero connesso all’intranet, così mi sono connesso al sito, scoprendo che l’URL indicato non esisteva (ma queste sono sciocchezzuole, per uno che bazzica coi computer da decenni). Più problematico vedere che la password che mi ero coscienziosamente scritto – è un servizio che non uso mai… – non funzionava; vabbè, mi sono fatto inviare per mail una password provvisoria: eccovela qua.

b)5}cvm[7=vI1m=5

D’altra parte la scelta “di base” della password (perché poi ci sono quattro o cinque eccezioni a seconda di quali sistemi si usino in pratica…) afferma che essa

* deve essere lunga almeno 8 caratteri
* deve contenere almeno un carattere numerico(0-9), uno alfabetico (a…z, A…Z) ed un carattere speciale compreso tra i seguenti:
.(punto) ;(punto e virgola) $ ! @ -(meno) # % * + < = > [ { ] } ? () & non sono ammessi altri caratteri

Ammetto di non avere verificato se pippo123. è considerata valida :-)

Ultimo aggiornamento: 2015-03-15 16:08

FriendFeed chiude

Ieri sera ero lì bello tranquillo a cazzeggiare al pc prima di preparare la cena, quando su Friendfeed leggo questo messaggio:

«Dear FriendFeed community, We wanted to let you know that FriendFeed will be shutting down soon. We’ve been maintaining the service since we joined Facebook five years ago, but the number of people using FriendFeed has been steadily declining and the community is now just a fraction of what it once was. Given this, we’ve decided that it’s time to start winding things down. Beginning today, we will no longer accept new signups. You will be able to view your posts, messages, and photos until April 9th. On April 9th, we’ll be shutting down FriendFeed and it will no longer be available. We want to thank you all for being such a terrific and enthusiastic community. We’re proud of what we built so many years ago, and we recognize that it would have never been possible without your support. – The FriendFeed team»

Ho verificato che l’autore, Benjamin Golum, era effettivamente un ex sviluppatore di FriendFeed che ora è in forze a Facebook, e ho commentato NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Dopo un paio d’ore, man mano che la gente aveva udito la notizia e stava commentando, il sito era definitivamente giù. (Spero stamattina sia tornato su…)

Chi mi conosce lo sa bene: per me Friendfeed era una casa. Certo, come del resto avevo scritto poco tempo fa, erano cinque anni e mezzo che girava più o meno unattended, e aveva perso buona parte delle sue feature iniziali: poter radunare in un unico posto tutti i feed RSS delle persone. (Ma d’altra parte sembra tanto che RSS non sia più di moda: provate a tirare fuori un feed da Facebook o da Google). Certo, molti degli entusiasti guru che lo animavano i primi due anni se ne erano oramai andati a uno a uno, perché “non c’erano più gli altri per cui valeva la pena starci”. Io sono notoriamente di bocca molto buona, e su FriendFeed ci sono sempre stato bene. Lo usavo in maniera non standard (relativamente pochi amici e ancora meno “stanzette”, cioè gruppi di discussione informali; in compenso seguivo gli amici degli amici). Ci trovavo tantissima rumenta che nascondevo immediatamente, e tante discussioni che magari finivano in vacca ma prima (e dopo) mi davano una serie di informazioni che non avrei trovato così facilmente altrove. Ho conosciuto (virtualmente, in ogni senso) tante persone che non avrei mai incontrato altrove: Friendfeed era piccolo, e quindi era molto più semplice incontrare persone con interessi simili, non foss’altro che perché chi era interessato a starci doveva avere comunque interessi strani :-)

Ecco. Come farò senza tutto questo?

P.S.: ovviamente il fatto che il numero di utenti di Friendfeed sia in costante declino (vero o falso che sia) non è la causa della chiusura. Il sito non ha pubblicità, quindi il numero di utenti è irrilevante. I costi maggiori per Facebook sono quelli dello storage per ospitare immagini e video: la parte di testo vero e proprio è irrilevante…

Aggiornamento: (09:50) ovviamente non tutti hanno la mia stessa idea: ecco un parere opposto di Enrico Sola. Che dire? Io usavo ben poche stanzette chiuse (Frenfigli per parlare dei nostri bambini, per esempio) e stavo ben lontano dalle stanzette di perculo (che c’erano e ci sono, e non sono necessariamente nascoste). Ma credo che tutti abbiano diritto a un po’ di morbosità.

Ultimo aggiornamento: 2015-03-10 09:56

Il digitale indisponibile

La scorsa settimana il mio Matematica in pausa caffè è stato recensito da Giuliano Aluffi per RSera, il magazine serale di Repubblica. Io l’ho saputo oggi pomeriggio, quando da Codice mi hanno inviato il testo che era loro appena arrivato. (Per la cronaca, qui trovate una citazione dalla recensione)

Come sapete, RSera è un supplemento digital-only a pagamento: nulla da eccepire. Immagino che oggi come oggi sia più logico avere un testo da vedere la sera e non di giorno. Quello che però mi ha stupito è che io non sia riuscito a recuperare in rete quel testo, che come dicevo è vecchio di una settimana e quindi non dovrebbe avere più nessun motivo per essere protetto.

Insomma, ricordatevi che il fatto che un testo sia digitale non significa necessariamente che sia disponibile…

Ultimo aggiornamento: 2015-02-19 21:12

le password rubate a Libero

A quanto pare sono riusciti a prendere anche la mia password di email su Libero. Perlomeno su un’altra mia casella di posta mi è arrivato il “mio” messaggio con i link spammosi. Non che ci abbiano guadagnato molto, per due ragioni: la casella su Libero è poco più di una honey trap, quindi non ho chissà quali indirizzi nella mia rubrica, e quella password era usata solo su un altro sito… cioè l’honey trap su Tiscali.
Resta il fatto che non è bello pensare che uno di quelli che dovrebbero essere i siti più importanti italiani sia stato bucato in quel modo…

Microsoft Word e l'”Advanced Find”

Io per anni ho usato Word 2003, e di per sé in ufficio lo sto ancora usando, smadonnando un po’ perché l’interfaccia è in italiano e quindi le scorciatoie da tastiera sono tutte diverse: per esempio non è possibile selezionare tutto il testo a meno di avere il tastierino numerico abilitato o disabilitato, e per cercare del testo devo digitare ctrl-shift-T, se non ricordo male, invece che il più logico ctrl-F.

Ma a casa ho Word 2010 che ha un’interfaccia tutta diversa. Molte scorciatore sono ancora possibili, anche se non mostrate, ma non riuscivo proprio a trovare quella del buon vecchio find. Ctrl-F apre infatti un navigation pane, che mi sarebbe anche potuto andare bene se non avesse la pessima abitudine di cancellare i risultati di ricerca non appena modifico il testo del documento: cazzarola, l’unica cosa buona che avevi era far vedere tutti i risultati di colpo, e mi costringi a rischiacciare ogni volta? Sabato mi sono scocciato e ho fatto una ricerca, che mi ha portato a questa pagina di PCPro (britannico). La soluzione era semplicissima: basta digitare Alt+H, F, D, A (oppure andare sul nastro e cercare Home | Editing | Find | Advanced Find) e come d’incanto compare il vecchio find. Come ho fatto a non pensarci prima?

dell’inutilità di Linkedin

Sabato pomeriggio, ai giardinetti vicino a casa, mentre mi allaccio una scarpa vedo una roba che mi pareva a prima vista un santino elettorale e poi a un controllo più attento è risultato un badge aziendale. Lo prendo e penso a come contattare il legittimo proprietario: una ricerca con il suo nome e cognome mi fa scoprire il suo profilo Linkedin, e lì vedo che è un mio “contatto di terzo livello” (Milano non è così grande). Bene, penso: gli mando un messaggio per avvisarlo. Peccato che per mandare messaggi bisogna pagare e avere l’accesso premium. Vabbè, penso: posso mandargli una richiesta di amicizia specificando nel testo di contattarmi per telefono. Preparo il messaggio scegliendo l’opzione “non conosco XY”, e Linkedin, dopo avermi fatto scrivere il messaggio, mi dice “no, io non mando roba a gente che non conosci, sarebbe spam” (e allora perché me lo metti come opzione?) Rivabbè, penso: indico che è un mio amico e riscrivo il messaggio.

Non mi è dato sapere se alla fine quella richiesta è arrivata alla persona: sicuramente non ho avuto nessuna risposta. Ieri mattina ho poi cercato un indirizzo istituzionale per la società dove lavorava la persona e ho segnalato di avere quel badge; mi hanno risposto in mattinata dicendo che avevano già provveduto a bloccare il badge (cosa che comunque mi aspettavo, dopo due giorni) e che quindi potevo tagliarlo e buttarlo via, cosa che ho subito fatto. Resta il punto di base: l’unica volta in cui Linkedin sarebbe potuto servirmi a qualcosa, non ci ho ottenuto nulla…

Ultimo aggiornamento: 2014-10-14 09:13