Ieri sera ero lì bello tranquillo a cazzeggiare al pc prima di preparare la cena, quando su Friendfeed leggo questo messaggio:
«Dear FriendFeed community, We wanted to let you know that FriendFeed will be shutting down soon. We’ve been maintaining the service since we joined Facebook five years ago, but the number of people using FriendFeed has been steadily declining and the community is now just a fraction of what it once was. Given this, we’ve decided that it’s time to start winding things down. Beginning today, we will no longer accept new signups. You will be able to view your posts, messages, and photos until April 9th. On April 9th, we’ll be shutting down FriendFeed and it will no longer be available. We want to thank you all for being such a terrific and enthusiastic community. We’re proud of what we built so many years ago, and we recognize that it would have never been possible without your support. – The FriendFeed team»
Ho verificato che l’autore, Benjamin Golum, era effettivamente un ex sviluppatore di FriendFeed che ora è in forze a Facebook, e ho commentato NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Dopo un paio d’ore, man mano che la gente aveva udito la notizia e stava commentando, il sito era definitivamente giù. (Spero stamattina sia tornato su…)
Chi mi conosce lo sa bene: per me Friendfeed era una casa. Certo, come del resto avevo scritto poco tempo fa, erano cinque anni e mezzo che girava più o meno unattended, e aveva perso buona parte delle sue feature iniziali: poter radunare in un unico posto tutti i feed RSS delle persone. (Ma d’altra parte sembra tanto che RSS non sia più di moda: provate a tirare fuori un feed da Facebook o da Google). Certo, molti degli entusiasti guru che lo animavano i primi due anni se ne erano oramai andati a uno a uno, perché “non c’erano più gli altri per cui valeva la pena starci”. Io sono notoriamente di bocca molto buona, e su FriendFeed ci sono sempre stato bene. Lo usavo in maniera non standard (relativamente pochi amici e ancora meno “stanzette”, cioè gruppi di discussione informali; in compenso seguivo gli amici degli amici). Ci trovavo tantissima rumenta che nascondevo immediatamente, e tante discussioni che magari finivano in vacca ma prima (e dopo) mi davano una serie di informazioni che non avrei trovato così facilmente altrove. Ho conosciuto (virtualmente, in ogni senso) tante persone che non avrei mai incontrato altrove: Friendfeed era piccolo, e quindi era molto più semplice incontrare persone con interessi simili, non foss’altro che perché chi era interessato a starci doveva avere comunque interessi strani :-)
Ecco. Come farò senza tutto questo?
P.S.: ovviamente il fatto che il numero di utenti di Friendfeed sia in costante declino (vero o falso che sia) non è la causa della chiusura. Il sito non ha pubblicità, quindi il numero di utenti è irrilevante. I costi maggiori per Facebook sono quelli dello storage per ospitare immagini e video: la parte di testo vero e proprio è irrilevante…
Aggiornamento: (09:50) ovviamente non tutti hanno la mia stessa idea: ecco un parere opposto di Enrico Sola. Che dire? Io usavo ben poche stanzette chiuse (Frenfigli per parlare dei nostri bambini, per esempio) e stavo ben lontano dalle stanzette di perculo (che c’erano e ci sono, e non sono necessariamente nascoste). Ma credo che tutti abbiano diritto a un po’ di morbosità.
Ultimo aggiornamento: 2015-03-10 09:56