Avrete sentito che un distretto scolastico nello Utah (lo stato dei Mormoni, ricordo…) ha vietato la Bibbia nelle scuole, in quanto contiene “volgarità e violenza non adatte agli studenti più giovani”: il tutto è partito dall’esposto di un genitore lo scorso dicembre, dopo che una legge approvata nello stato bandiva dalle scuole libri “pornografici o indecenti”. E indubbiamente, come ha scritto il genitore nella sua richiesta di bando, la Bibbia parla di “Incesto, onanismo, bestialità, prostituzione, mutilazioni genitali, fellatio, dildi, stupri, e persino infanticidi” e pertanto “non è di valore per i minori”, in quanto “pornografica secondo la nostra nuova definizione legale.”
Avevo sentito parlare della cosa alcuni mesi fa e mi chiedevo cosa sarebbe successo. A pensarci bene, però, non mi pare una grande vittoria: togliere la Bibbia dalle bibliotechine di classe delle elementari e delle medie è una semplice operazione di facciata, che anzi dimostra che quella legge è una cosa seria. Insomma, eviterei di festeggiare (a meno ovviamente che non siate a favore di quella legge).
PS: Non pensavo che la Bibbia parlasse davvero di dildi, e ho fatto una ricerca. Ezechiele 16,17 nella traduzione ufficiale CEI dice “Con i tuoi splendidi gioielli d’oro e d’argento, che io ti avevo dati, facesti immagini umane e te ne servisti per peccare”; ma la versione latina è molto più esplicita e recita “et tulisti vasa decoris tui de auro meo et argento meo quae dedi tibi et fecisti tibi imagines masculinas et fornicata es in eis”. Le immagini sono insomma di maschi, non umane, e la fornicazione è *in* esse…
Ultimo aggiornamento: 2023-06-03 17:50