Archivi categoria: curiosita’

Efficienza postale

(sperando di non andare contro la privacy dei citati…)

Fabio, uno dei miei tanti contatti, quasi vent’anni fa aveva incontrato a Trieste Douglas Hofstadter e gli aveva regalato una copia del librettino di Giuseppe Varaldo All’alba Shahrazad andrà ammazzata: libro che dev’essere piaciuto moltissimo a Doug, tanto che in una occasione seguente lui ne regalò una copia anche a me con una dedica monovocalica in “o”.

Bene: ieri Fabio mi ha scritto dicendo che sabato scorso ha ricevuto per posta da Bloomington, Indiana una copia del libro Le Ton Beau de Marot, con la seguente dedica:

“Per Fabio con i miei ricordi affettuosi di una bellissima serata triestina, e con grazie incontabili per “Sharazad” … da Douglas Hofstadter giugno, 1997″

Vorrei far notare l’efficienza delle Poste che non hanno pensato di lasciar passare il weekend per la consegna.

Ultimo aggiornamento: 2015-07-02 15:53

Non mischiate i flussi

In questi giorni mi è sovvenuto che forse con l’auto nuova-o-quasi (era stata immatricolata in Spagna e quindi è reimmatricolata da noi) dovevamo pagare il bollo, così ho fatto un salto all’ACI perché il primo bollo lo si paga solo lì.
Ho scoperto che se pagavo con il Bancomat c’era una commissione dell’1%, e fin qui passi. (sì, invecchio, non mi lamento più per queste cose). Però ho anche scoperto che la commissione deve essere pagata in contanti. Mettere la commissione all’1,01% no?

Ultimo aggiornamento: 2015-06-12 13:39

Cognonimie

Immagino sappiate tutti che il segretario nazionale della FIOM-CGIL (i metalmeccanici) è Maurizio Landini. Quello che però probabilmente non sapete è che il segretario lombardo dello SPI-CGIL (i pensionati) si chiama Stefano Landini.
I due Landini non sono per nulla parenti (il primo è emiliano e il secondo lombardo), quindi non iniziate a commentare su nepotismi vari. Però ammetterete che è divertente…

Ultimo aggiornamento: 2015-04-24 10:01

Regali non molto graditi

Mi sono comprato dalla Gran Bretagna un libro usato di matematica divulgativa. Ogni tanto lo faccio, con cinque euro – formalmente uno per il libro e quattro di spedizione, ma naturalmente i prezzi sono definiti così come specchietto per le allodole – mi recupero roba di quattro-cinque anni fa che mi ero perso.
Bene, nel libro che mi è arrivato c’era un biglietto di auguri con il seguente testo: “To Natalya – Happy 16th Birthday from Eloise”. Ecco: direi che quel libro non è stato il migliore dei regali che Eloise avrebbe potuto fare a Natalya :-)

Italo Ghersi, chi era costui?

Molti amanti della matematica ricreatica conoscono il manuale Hoepli Matematica dilettevole e curiosa, scritto da Italo Ghersi. Ne ho anche parlato qui nelle Notiziole. Beh, mi è capitato di scoprire che tre mesi fa su Goodreads che una trisnipote di Ghersi mi aveva scritto chiedendomi se avevo altre informazioni: la mia risposta è stata “purtroppo no”. Poi ho provato a fare qualche ricerca e la risposta continua ad essere “purtroppo no”.

La cosa è davvero incredibile. Si sa che Italo Ghersi era un ingegnere. Ho scoperto che scrisse una quantità incredibile di manuali Hoepli, da Metallocromia : colorazione e decorazione dei metalli per via chimica ed elettrica al Manuale del ciclista, da un Ricettario industriale a un Ricettario domestico, da Monete, Pesi e Misure Inglesi a Metodi facili per risolvere i problemi di geometria elementare (se siete curiosi lo trovate su archive.org. Ma nei manuali Hoepli non si trova nemmeno una riga di biografia. Una ricerca un po’ più ad ampio spettro mi ha fatto scoprire che negli Usa, chissà perché, la I di Italo era diventata una J: con “Ghersi, J.” si ritrovano infatti i suoi libri (vedi Worldcat Identities e Open Library). Da qui ho scoperto data di nascita e di morte: 1862-1925. Poi nient’altro. Niente su Wikipedia, niente sul Dizionario Biografico Treccani. Sembra impossibile, eppure è così.

Post Scriptum: tra i misteri legati a Ghersi c’è anche il fatto che tutte le fonti indichino che la quinta edizione di Matematica dilettevole e curiosa sia del 1988, mentre quella in mio possesso (che è la quinta edizione, sì) è datata 1978…

Elitismo prodiano

[lo sanno tutti] La scorsa settimana Romano Prodi è stato intervestato dal quotidiano tedesco Der Tagesspiegel e ha raccontato un po’ di cose (togliendosi al solito anche qualche sassolino dalle scarpe), molte delle quali puro buonsenso. L’intervista è stata ripresa da Bild, che naturalmente ha subito sbattuto in corpo 48 la frase “Lo sanno tutti che la Grecia non ripagherà mai i suoi debiti”.

Andrea Mollica ha tradotto l’intervista, che potete leggere su Gadlerner.it; ma l’articolo lo si può anche trovare nel sito di Romano Prodi stesso, con una serie di link ad approfondimenti molto interessanti: un bel lavoro, nulla da dire… se non per un banale particolare. L’intervista è stata riportata verbatim, vale a dire in tedesco. La cosa sarebbe stata perfetta se fosse stata allegata anche una traduzione, che però non ho visto. Capisco fosse stata in inglese o in francese, ma non è che il tedesco sia poi così conosciuto fuori dal Südtirol…

tigri, aritmetica, memoria

tigri In questi giorni, soprattutto su Facebook ma anche in altri social network, sta girando il ritaglio qui a fianco, che racconta di come «la maggioranza delle tigri ospitate nei circhi italiani, che in base alla legge dovrebbero vivere in recinti di 8 metri quadrati, sono costrette in gabbie di tre metri per tre». Ovviamente chi lo fa rimbalzare in giro si è accorto – oppure gli è stato fatto notare – che una cella 3×3 ha una superficie di nove metri quadri, quindi più di otto.

La cosa che mi ha stupito è che io ricordavo benissimo di aver letto quell’articolo sui social network. Ho fatto una rapidissima ricerca ed è uscito fuori l’articolo, che è stato pubblicato più di due anni fa. (Pensavo meno: come passa il tempo quando ci si diverte!) La domanda che ora sorge spontanea è: come mai questa settimana l’articolo è ricomparso e sta diventando un (piccolo) meme? Sarò cinico e antianimalista, ma la cosa mi interessa più del sapere chi aveva tirato fuori quell’idiozia matematica sesquipedale…

p.s.: naturalmente io mi ricordavo di quell’articolo appunto per l’idiozia matematica sesquipedale :-)

Ultimo aggiornamento: 2015-02-09 17:11

Fa schifo, ma la guardo

Questa infografica di Repubblica mostra come solo il 4% degli italiani considera la tv pubblica nazionale “di qualità molto buona”, e il 7% considera di qualità molto buona le principali tv commerciali. Eppure stanno 4 ore e 20 al giorno a guardare la tv. Siamo un popolo di masochisti.
(Per onor di cronaca, i francesi non sono poi messi così meglio)