Archivi categoria: curiosita’

Dal lontano passato

Tra i compiti delle vacanze per Jacopo c’è la lettura+ascolto di un libro in edizione molto (si spera) facilitato: The Jungle Book. Bene: il libro arriva con allegato un CD (non è chiaro se audio o CD-ROM: per qualche settimana non si fanno compiti delle vacanze).
In effetti ho poi controllato: il libro è del 2007, quando un CD non si negava a nessuno. Ma ora in quanti hanno ancora a casa un lettore CD? (Io ce l’ho, non è un mio problema insomma). Certo, dopo i 9 euro e 10 spesi per il libro potrei anche andare sul sito e spenderne altri 6 e 99 per la gioia di avere la versione iTunes: ma non mi pare molto il caso…

Altri segni di ritorno alla normalità

Ieri mi è arrivato un messaggio che comunicava la scadenza della mia password aziendale.
In teoria dovremmo cambiarla ogni 90 giorni (una palla, fossero 95 si poteva farlo il primo giorno di ogni stagione…) ma era tutto stato bloccato causa pandemia e impossibilità di cambiarla in sede. Adesso a quanto pare è possibile farlo anche da remoto… solo che la password che avevo scelto veniva rifiutata… tutto perché non avevo seguito le direttive in caso ci fosse un pezzo con una parola da dizionario: la password doveva infatti avere

lunghezza pari ad almeno ulteriori 5 caratteri, posizionati liberamente prima o dopo il termine del dizionario;
nessun carattere uguale consecutivo;
almeno 2 caratteri speciali diversi;
almeno 1 carattere numerico;
almeno 1 carattere alfabetico con lettera maiuscola;
almeno 1 carattere alfabetico con lettera minuscola;

Nel primo tentativo non avevo due caratteri speciali diversi; nel secondo li avevo ma avevo terminato la password con !! e quindi c’erano caratteri diversi. Ma la cosa più divertente è che la “parola da dizionario” era “ova”. Sfido chiunque non sia fiorentino a usarla in una frase…

Ultimo aggiornamento: 2021-06-11 11:40

nuove frontiere di BRT

Ieri alle 11 è suonato il citofono. Guardo, è il corriere. Scendo, chiedo se il pacco è per mia moglie, conferma, prendo il pacco e risalgo. Anna stava tenendo un’aula virtuale ma aveva una pausa: esce, apre il pacco, e trova roba mai acquistata. Guardiamo la bolla di accompagnamento allegata al pacco: dice indubbiamente che è per lei. Poi Anna guarda bene il pacco: c’è un’altra etichetta, con un nome e indirizzo a qualche centinaio di metri da casa nostra.
In effetti dopo una decina di minuti il corriere è tornato con il pacco giusto: ho richiuso alla bell’e meglio l’altro pacco – almeno non avevamo toccato le confezioni della roba comprata dall’altra persona – e tutto è più o meno finito bene. Certo che però qualche problemuccio c’è…

Difficoltà di traduzione

La vignetta di oggi dei Peanuts vede Snoopy scrivere a macchina “Ma la volpe col suo balzo ha raggiunto il povero Fido”. Lucy legge il testo, commenta “dovrebbe essere il quieto Fido” e Snoopy replica “È venuto il momento di ristabilire la verità storica”.

Chiunque abbia un po’ di conoscenza dell’inglese avrà capito che la frase originale di Snoopy era il classico pangramma “The quick brown fox jumped over the lazy dog”, dove Snoopy ha sostituito “lazy” con “unfortunate”. Com’è andata la traduzione? Beh, la frase di Snoopy forse si poteva accorciare un po’: ma in effetti nella versione emendata da Lucy è anch’essa un pangramma (anche d’autore, perché è presente nella traduzione di Mario Sica di Scautismo per ragazzi.) La voce di Wikipedia riporta anche una versione più breve di Daniele Petruccioli, “Fu questa volpe a ghermir d’un balzo il cane”, ma mancherebbe l’aggettivo da modificare per il cane. Insomma, i due punti fondamentali della battuta (pangramma sbagliato e verità storica snoopyana sul cane) ci sono entrambi. Poi io avrei provato con “Sì, fu la volpe a ghermir d’un balzo il quieto cane” o anche “Fu sta volpe a ghermir d’un balzo il quieto cane”, ma forse esagero…

Ultimo aggiornamento: 2021-05-25 11:45

I’d Like to Teach the World to Sing (In Perfect Harmony)

fotogramma dallo spot originale del 1971

Chi ha la mia età, e forse anche molti di quelli più giovani di me, si ricorderanno della pubblicità della Coca-Cola con la canzone “Vorrei cantare insieme a voi, in magica armonia…” (per la cronaca, il testo italiano è di Cristiano Minellono, che ha anche scritto testi come Il tempo se ne va e Soli per Celentano, Mamma Maria e Voulez vous danser per i Ricchi e Poveri, Felicità per Al Bano e Romina Power, ma soprattutto lo Zecchino d’Oro 2004). Ma la storia dietro quel brano è ancora più incredibile.

Tutto nasce con un volo intercontinentale dagli USA a Londra che dovette fare scalo in Irlanda, a Shannon, per lo smog che copriva Heathrow. In quel volo c’erano alcuni manager di una società di pubblicità, la McCann Erickson, che aveva tra i suoi clienti la Coca-Cola e che stavano andando in Gran Bretagna per discutere uno spot per la casa di Atlanta: c’era già un’idea di musica, scritta dai britannici Roger Cook e Roger Greenaway, ma mancava ancora il testo. Inutile dire che i passeggeri non erano così contenti di dover passare la notte là in attesa che le condizioni meteo migliorassero, ma dopo qualche ora in molti se ne fecero una ragione e rimasero a chiacchierare amabilmente… con davanti bottigliette di Coke. Bill Backer, con i colleghi Roger Cook e Billy Davis, vide la scena e pensò che poteva venirci fuori un’idea per uno spot: “I’d like to buy the world a Coke”, mi piacerebbe comprare al mondo una Coca.

Il jingle venne finalmente composto e a febbraio 1971 cominciò a essere trasmesso. Il successo fu incredibile: ai DJ veniva chiesto di metterlo in onda neanche fosse l’ultimo hit. Coca-Cola e McCann Erickson decisero allora di girare uno spot, radunando diverse centinaia di giovani di tutte le nazionalità ciascuno con la sua bottiglietta locale di Coke e facendoli cantare in playback il brano. Il video si sarebbe dovuto girare sulle bianche scogliere di Dover. Dopo tre giorni di pioggia continua, si decise di cambiare location e si scelse una località vicino a Roma, a Manziana, reclutando nuove comparse… e piovve anche lì. Alla fine riuscirono a girare le scene, ma si accorsero che i partecipanti avevano un’aria molto fradicia. Il budget di 100.000 dollari fu di gran lunga superato, arrivando a un totale di 250.000 dollari: si girò di nuovo la scena, con “solo” cinquecento comparse, e finalmente si ebbe il risultato finale, con qualche postproduzione in studio. Furono soldi sicuramente ben spesi. Il video terminava con questo testo in sovraimpressione:

On a hilltop in Italy
We assembled young people
From all over the world
To bring you this message
from Coca-Cola Bottlers
All over the world.
It’s the real thing. Coke.

La frase “It’s the real thing” era al tempo lo slogan della Coca-Cola, naturalmente.

Ma la cosa forse ancora più incredibile è che visto il successo del brano si decise di “depubblicizzarlo” e creare un brano musicale vero e proprio, aggiungendo nuovo testo e togliendo i riferimenti alla bevanda. Solo che i New Seekers, che erano la scelta iniziale non erano disponibili, così venne formato un gruppo musicale apposta con musicisti di studio, gruppo che prese il nome “The Hillside Singers” per rimarcare il riferimento allo spot. Dopo un paio di settimane però si riuscì a farla registrare anche ai New Seekers; così uscirono contemporaneamente la versione degli Hillside Singers e quella dei New Seekers che giunse in testa alle classifiche britanniche e toccò il quinto posto in quella Billboard. Niente male per una pubblicità, no?

coda in pausa

Questo è quello che ho trovato stamattina quando ho provato a registrarmi per il vaccino. In realtà dopo dieci minuti o giù di lì mi è arrivato l’invito a prenotare il vaccino.

Già non capisco la logica di fermare una coda informatica, che non è che richieda molte risorse: ma qualcuno mi sa spiegare il “numero in coda” scritto in piccolo in fondo alla pagina, con un numero di caratteri che è almeno il triplo di un qualunque codice ridondante che sarebbe stato sufficiente?

Ci sono giardinetti e giardinetti

Vi ricordate due settimane fa annuncio della SuperLeague seguito immediatamente da un’alzata di scudi delle squadre italiane di serie A che non erano state invitate? Bene: la Lega Calcio di serie A ha appena proposto di cambiare il format della Coppa Italia, togliendo le squadre di serie C e D che partecipavano anch’esse. Motivo? Esattamente lo stesso: guadagnare di più dai diritti televisivi. Incredibile, vero?

Ultimo aggiornamento: 2021-05-06 10:33

insetti da mangiare

Leggo sul Post che l’UE ha autorizzato il consumo alimentare umano di una specie di insetti (le larve delle tarme della farina, che non fa venire voglia di provarle).

Oggettivamente non ho grandi problemi a mangiare insetti. Mi è capitato di mangiare una cavalletta fritta che aveva portato il mio amico gourmet Carlo Spinelli. Come sanno tutti, una cosa fritta è sempre buona :-) e del resto ho anche mangiato le rane fritte, da buon piemontese almeno di nascita. Quindi non vedo un grande problema. Però sapevo che già da alcuni anni c’erano posti dove poter mangiare insetti. Ergo, cosa diavolo ha fatto l’UE? Prima c’era un’autorizzazione temporanea (che c’è ancora adesso per tutto il resto)? Facevano finta di nulla?

Ultimo aggiornamento: 2021-05-05 13:10