Premessa: ci possono essere tantissimi motivi, legali oppure pratici, per cui la mia proposta sia insensata. Non mi offendo se me li spiegate nei commenti.
In queste settimane molti negozi fisici sono chiusi per semilockdown. In altri i reparti non alimentari sono transennati per non far comprare: sabato scorso, mentre ero all’Esselunga, ho scoperto per esempio che non si potevano comprare gli aghi da cucito. Poi sono abbastanza convinto che se proprio li avessi voluti e fossi passato a una cassa automatica me li avrebbe passati, ma il principio è chiaro. Meno chiaro il principio per cui io non possa comprare le candele per l’avvento in un negozio, ma possa comprarle online da Amazon. (Ah, non c’entra nulla, ma ho scoperto che esistono persino le candele per l’avvento “tre viola, una rosa”, e non tutte rosse come quelle usuali. Credo che siano ben pochi anche i cattolici che sappiano il motivo della candela rosa).
Da qui nasce la mia idea meravigliosa. Se i negozi fisici non possono tenere aperto e quelli (grandi) online hanno fatto un boom, perché non sfruttare l’occasione per implementare finalmente una web tax? Sì, mi è chiaro che colpirebbe anche il negozietto che ha messo su il suo sito (o si è appoggiato al marketplace Amazon). Ma non dovrebbe essere una cosa impossibile da gestire, e si può anche immaginare un’esenzione sotto un certo fatturato annuo. O no?