Ieri si è parlato molto di una lettera spedita dal dipartimento federale americano per l’educazione (ma non doveva essere smantellato?) all’Harvard University nella quale Linda McMahon dice al rettore dell’università che non riceverà più fondi federali fino a che non seguirà le nuove regole trumpiane. Se ne è parlato non tanto per il contenuto della lettera, quanto perché sono apparse delle versioni, ufficiosamente fatta partire da Harvard, dove la lettera è stata commentata… indicando tutti gli errori grammaticali in essa presenti. In figura vedete la prima pagina.
Vero o falso? La lettera è indubbiamente stata inviata e il contenuto è quello svarioni compresi, a meno che qualcuno abbia bucato l’account Twitter di McMahon e fatto fessi anche quelli di Fox News. Potrebbe essere possibile che le correzioni arrivino ufficiosamente da Harvard – non sono così stupidi da pubblicizzare un atto del genere, quindi nel sito dell’università non si trova molto – ma la mia ipotesi è che le correzioni siano state fatte da qualcuno in rete e lanciate come una specie di meme. Il risultato non cambia molto, del resto: stiamo sempre parlando di un funzionario del dipartimento dell’educazione (per essere buoni e non pensare che sia farina del sacco di McMahon, anche se sarei pronto a scommettere a favore di questa ipotesi) che non è in grado di scrivere in un inglese formalmente (e non solo: “systemic” al posto di “systematic” è proprio un errore) corretto. Nulla di così strano, purtroppo, e non credo che a chi ha votato Trump la cosa importi più di tanto, anzi.
Quello che mi preoccupa è invece che Harvard abbia dovuto creare un corso di recupero di matematica (“remedial math course”) perché troppe matricole non sapevano nulla, nemmeno rispetto alle lasche richieste dei college americani. Fox ovviamente la butta in politica, ma anche in questo caso io credo che non sia tanto importante il perché, quanto il fatto che qualcosa del genere sia necessario. La china sta diventando sempre peggiore.
Mercoledì la mia collega che era in ufficio mi scrive sulla chat aziendale e mi dice che nella posta interna ha trovato una busta per me, e me l’avrebbe lasciata nell’armadietto. Ieri sono arrivato in ufficio e ho aperto la busta: c’era l’ultimo numero della rivista cartacea 
Io sono iscritto al feed RSS della BBC. Non leggo certo tutto, ma ogni tanto mi capita di guardare un articolo. Stamattina ho trovato quello indicato qui in figura, che affermava che nel 2050 più del 50% degli adulti potrebbero essere obesi. Ho letto l’articolo, e notato che l’affermazione contenuta nel testo era piuttosto diversa: più del 50% degli adulti saranno in sovrappeso oppure obesi. Non avendo nulla di meglio da fare, ho compilato un reclamo, facendo notare che il tiolo è fuorviante: l’obesità è una patologia, cosa diversa all’essere semplicemente sovrappeso. 
