Leggo sul Corriere questa definizione:
Ma se c’è inflazione il valore del reddito scende, non è possibile comprare le stesse cose di prima perché queste costano di più, però le imposte non ne tengono conto, e quindi in termini reali è come se aumentassero (tecnicamente si chiama «fiscal drag»)
Che con l’inflazione a parità di stipendio il valore del reddito scenda è lapalissiano. Quella che è una grande cantonata è che questa cosa si chiami fiscal drag.
A parte le drag queen, in inglese drag significa trascinare, strascicare: quello che fa una draga. In pratica quello che succede con il fiscal drag è che se c’è un’inflazione diciamo del 5% e il nostro stipendio è cresciuto del 5%, il valore del reddito sarebbe lo stesso: però questo 5% in più è tassato con un’aliquota marginale più alta (della media del reddito precedente), e quindi la percentuale di soldi che paghiamo in tasse cresce più del 5%. Lo stato ha appunto dragato un po’ di soldini dal nostro reddito. In caso di stipendio costante (e aliquote fiscali pure costanti) noi perdiamo valore per il nostro reddito, ma lo stato non ci guadagna nulla, perché i soldi che ottiene sono sempre gli stessi.
Non so, a me pareva un concetto ovvio, ma evidentemente non è così.
Ultimo aggiornamento: 2024-12-13 09:16
il che sarebbe quello che accade in Francia, a meno che non blocchino la rivalutazione degli scaglioni per legge. Ma resta il punto che fiscalmente non si sta dragando nulla. Bastava non mettere quell’inciso che vuol far vedere quanto loro ne sanno…
il taf «a hredf» non funziona.
Ci sarebbe anche da sottolineare che è la Gabanelli, che fa parte del Corriere ma probabilmente non è amatissima.
grazie per la segnalazione del refuso!
Quanto alla signora Gabanelli, non ho idea se in queste schede lei ci metta solo il nome o le compili anche: nel primo caso però non credo siano in molti ad accorgersi della castroneria e attribuirla a lei, quindi propenderei comunque per una topica dell’estensore.
C’è da dire che i siti enciclopedici in inglese non sono chiarissimi sul termine perché ficcano un “inflation” secco nelle prime linee, senza legarlo all’aumento dei salari (che pensino alle imposte indirette?). Mentre la nota enciclopedia in italiano è chiara e parte subito con i salari.
Comunque, ancora una volta, si vede come tenere bassi i salari, anzi ridurli più dell’inflazione, è la scelta migliore anche se poche nazioni sono state così sagge e ben gestite. Mentre fare come i funzionari EU che si aumentano i salari ben più dell’inflazione è sbagliato e li rende tutti poveri e sfigati.
Infatti anche un ex-commissario europeo (=cioè uno che riceve 4 anni di salario pieno dopo aver terminato l’umile servizio) è stato costretto a giocare alla lotteria per cercare di far fronte all’aumento dei prezzi, pur conscio così che un po’ di soldi saranno presi dal fisco locale.