papa Leone, Sandro Magister e l’unità dei cristiani

Sandro Magister era innamorato di papa Giovanni Paolo II e ancora più di papa Benedetto XVI e odiava papa Francesco. Con papa Leone XIV sta ancora cercando di prendere le misure: il suo ultimo articolo si lamentava del silenzio del Vaticano sulle nomine dei vescovi cinesi. Ma ho trovato più interessante quest’altro suo articolo, sui suoi tentativi di ricucire lo scisma con gli ortodossi.

Come osservatore piuttosto esterno, ho il sospetto che ci sono troppe divisioni interne all’ortodossia per poter fare alcunché, anche senza considerare l’infallibilità del papa: altrimenti si sarebbe potuto trovare una formula per cui il papa è il simbolo della Chiesa universale ma poi ciascuna chiesa autocefala va avanti per conto suo, come adesso fanno già gli ortodossi. E vedo anche praticamente impossibile trovare un’unità sul Filioque. Per chi non avesse idea, il Credo cattolico – ma anche luterano – afferma che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio, mentre per gli ortodossi procede solo dal Padre. Il buffo è che se non ho capito male la versione greca del Credo cattolico non ha il Filioque! Sono cose troppo teologiche per il sottoscritto, comunque, che si sarebbe accontentato di qualcosa tipo “procede dal Padre attraverso il Figlio” o qualunque cosa viene dottamente spiegata qui.

E la data della Pasqua, l’altro punto trattato da Magister? Beh, bisognerebbe prima unificare i calendari giuliano e gregoriano :-) oppure scegliere una data tipo la seconda domenica di aprile gregoriana, che per gli ortodossi cadrebbe subito dopo il 21 marzo, e potrebbe però essere prima della prima luna piena primaverile. Chissà chi potrebbe cedere. Una data abbastanza fissa per la Pasqua farebbe sicuramente bene a noi e un po’ meno bene ai produttori di calendari: questi però possono stare tranquilli perché la Chiesa ancora nel Vaticano II si è opposta a introdurre un giorno (o due negli anni bisestili) non settimanale per aggiustare del tutto il calendario. Poi dite che la religione non conta…

4 pensieri su “papa Leone, Sandro Magister e l’unità dei cristiani

  1. un cattolico

    ho il sospetto che ci sono troppe divisioni interne all’ortodossia per poter fare alcunché, anche senza considerare l’infallibilità del papa: altrimenti si sarebbe potuto trovare una formula per cui il papa è il simbolo della Chiesa universale ma poi ciascuna chiesa autocefala va avanti per conto suo, come adesso fanno già gli ortodossi

    Non è mica obbligatorio tornare in comunione con tutte le Chiese ortodosse (comprese le pre-calcedoniane) assieme. Già tornare in piena comunione con Costantinopoli sarebbe un risultato epocale. L’idea di far diventare il Papa un primus inter pares sarebbe un cedimento su tutta la linea all’ortodossia: impensabile.

    «Leone è il primo papa che si è recato a Nicea, dove nel 325 il suo predecessore dell’epoca si limitò a inviare due suoi delegati».

    Alla faccia, non ci andò il Papa a quel Concilio! Questa proprio non la sapevo!

    Rispondi
    1. .mau. Autore articolo

      Beh, se vuoi l’unità qualcuno deve cedere. E credo che rileggere il dogma dell’infallibilità dicendo che il papa è infallibile ex cathedra come capo dei vescovi sia cedere ancora di più.
      Per Nicea, l’ impero c’era ancora ma non è che fosse così sicuro fare tutto quel percorso…

      Rispondi
      1. un cattolico

        Non sono sicuro di averti capito: infallibilità e primato petrino (e sue declinazioni) sono due concetti profondamente distinti. Ed è il secondo il problema maggiore dottrinalmente parlando con Chiese dell’Ortodossia che sono ormai abituate da secoli a cantarsela e suonarsela.

        Ma non ho capito dove sarebbe il cedimento affermando che il papa è infallibile se si pronuncia ex cathedra come capo dei vescovi: è l’espressione “capo dei vescovi” a essere un cedimento?

        P.S.: Ho dimenticato di dire prima che la data della Pasqua è già da tempo motivo ecumenico di cedimento da parte cattolica. In Egitto per esempio i Copti cattolici festeggiano nel giorno della Pasqua giuliana con i ben più numerosi Copti ortodossi. Creando non poco imbarazzo alle gerarchie cattoliche, visto che non è giustificabile una doppia data in ambito cattolico.

        Rispondi
        1. un cattolico

          Voglio dire: da quando esiste il dogma dell’infallibilità papale (che si aggiunge a quella del collegio episcopale, anch’essa a determinate condizioni), i papi “se ne sono serviti” due o forse tre volte? Immacolata Concezione di Maria, Assunzione di Maria e Ordinazione sacerdotale solo maschile. Non me ne vengono in mente altri!

          Mentre la potestà di giurisdizione suprema, piena, immediata e universale del papa viene esercitata praticamente quotidianamente! La potestà di ordine del papa, invece, è uguale a quella di qualunque ordinato vescovo (e su questo si deve far leva per il concetto di primus inter pares tanto caro all’Ortodossia).

          Rispondi

Rispondi a .mau.Annulla risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.