Grokipedia

Elonio è convinto Finalmente – si fa per dire – Grokipedia. Che cos’è? La definizione che essa si dà è “Grokipedia is an open source, comprehensive collection of all knowledge.” Quello che non dice – ma si può intuire dal nome – è che la raccolta di tutta la conoscenza avviene attraverso Grok, l’intelligenza artificiale di Elon Musk.

Che dire? Al momento c’è ancora poco materiale, e solo in inglese; la sensazione, leggendo Wired in inglese, è che per i temi non controversi (dal punto di vista di Elonio…) prenda direttamente il contenuto di Wikipedia, mentre quelli che Elonio ritiene più interessanti, a partire da sé stesso, hanno un trattamento personalizzato, e sicuramente diverso da quanto si legge su altre fonti, anche se per Larry Sanger (il Pete Best di Wikipedia) anche Grok e quindi Grokipedia non vanno bene perché sono sinistrorsi. Non è che uno si aspettasse qualcosa di diverso, a dire il vero.

Grokipedia surclasserà Wikipedia? Ho dei forti dubbi, ma non per il motivo che forse pensate: è probabile che la gente comincerà a fare ricerche attraverso l’AI, ma a questo punto sarà proprio il concetto di enciclopedia che non varrà più e quindi Wikipedia e Grokipedia moriranno assieme. Vedremo.

5 pensieri su “Grokipedia

  1. mestessoit

    Neppure io penso che Grokipedia impesierisca qualcuno, ma secondo me c’è un punto che dovrebbe far riflettere: l’utilizzo di una sorta di copilot per fare una enciclopedia, ed in generale automatizzare una serie di task relativi.

    Grokipedia da questo punto di vista non ha una UI datata e farraginosa come quella di Wikipedia (che è rimasta uguale a 20 anni fa, sostanzialmente). Tecnicamente parlando c’è un abisso, e secondo me un suo successore potrebbe esporre in maniera così plateale le limitazioni intrinsiche di Wikipedia da renderla sostanzialmente obsoleta.

    Detto in termini brutali, Wikipedia è sostanzialmente ferma da anni, mentre il mondo intorno cambia: forse è il caso di iniziare un processo di rinnovamento.

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    1. .mau. Autore articolo

      sono ragionevolmente certo che tra massimo tre anni l’accesso alla conoscenza non sarà attraverso le pagine di Wikipedia (sono del tutto certo che la sua UI non cambierà, quindi questo significa che ci sarà qualcos’altro al suo posto). Ma resta il punto di base: ti fideresti di un testo (non di un riassunto) generato da un’IA?

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      1. mestessoit

        Dubito che Wikipedia sparisca dai radar (così come la radio non è per nulla sparita dopo internet): diventerà meno influente che è pure peggio.

        Sul punto di base, io con una nota di vis polemica ti dico ma tu ti fidi degli editor umani? E’ pericoloso e fuorviante pensare che gli umani siano intrisecamente migliori: hanno problemi diversi. Inoltre, dietro alla frase “io mi fido” c’è in effetti una misura tipo “l’80% per cento delle volte ha fatto la cosa giusta (od altro limite arbitrario a piacere). Per carità, oggi la IA è in media meno affidabile di un umano, quindi il risultato è quello che è. Ma se migliora abbastanza da essere confrontabile con umano, come la mettiamo? Inoltre su domini ben delimitati la IA è già migliore di un umano: alla fine della fiera molto lavoro è di ricerca, ed in questo un bot è molto migliore di un umano.

        Ma la cosa che apparentemente non entra nella zucca di nessuno è che la IA non deve sostituire qualcuno, ma integrarlo. Ma chissà perché, non lo vuole fare nessuno: capisco le big corp che ci guadagnano soldini, ma gli altri proprio no.

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  2. mestessoit

    Ho una domanda più tecnica: alcune voci che ho visto non sono un riassunto di quelle wikipedia, ma praticamente una copia 1:1. Per quese voci non sarebbe il caso di forzare l’inserimento di una attribution a Wikimedia?

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    1. .mau. Autore articolo

      L’articolo di Wired afferma che in quei casi c’è in fondo alla voce l’attribuzione, cosa che per la licenza di Wikipedia è sufficiente.

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