Ho appena letto che all’ultimo libro di Mauro Corona, pubblicato da Mondadori, mancano alcune pagine. No, non è che qualche lettore arrabbiato le abbia strappate: non sono proprio state stampate, per “errore umano” dicono dalla casa editrice. (Ah, non è colpa dell’algoritmo?)
La cosa di per sé non mi tocca molto: perché io legga un libro di Corona dovrebbero pagarmi abbastanza bene e non credo nessuno lo farebbe. Però di libri in generale qualcosa ne so, avendone scritti parecchi. Oggidì è praticamente impossibile pubblicare un libro senza refusi, non ci sono più i correttori di bozze e se va bene l’editor dà una rilettura e rimette a posto la prosa. Con il primo volume della collana matematica che ho curato (volume che era anche scritto da me…) nella penultima pagina è saltata una riga. Mea culpa, anche se in quel caso si lavorava come catena di montaggio per fare uscire un volumetto la settimana. Ma perdere varie pagine significa che né nella prima né nella seconda bozza il libro non è stato guardato nemmeno dall’autore. Capisco che Corona «scriva a mano i suoi libri, su dei quaderni»: ma non legge nemmeno testi stampati?
Ultimo aggiornamento: 2025-10-30 10:51
@notiziole Cosa devi espiare?
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Ho il dubbio che tu stia confondendo Mauro Corona e Fabrizio Corona, quando dici che dovrebbero pagarti per leggere i suoi libri…
perché, Fabrizio Corona scrive libri? (no, non li confondo, non li sopporto entrambi ovviamente per ragioni diverse)
Mauro Corona ha un approccio molto free style, come dire, penso che all’editore arrivi una pigna di fogli, disordinata, e il povero editor obtorto collo fa il lavoro sporco, immagino sottopagato. Dubito che Corona rilegga un suo scritto in generale.
Manfatti io me la prendo con Corona. Mica col povero editor.
Certo, ma tieni presente che è proprio il suo essere free-style che lo rende interessante al suo pubblico. Senza di questo Mondadori mica se lo filerebbe.