Il riposizionamento di Esselunga

Esselunga ha sempre lavorato molto sui prodotti marchiati da lei (ho scoperto che si dice “marchio privato”. Il modo con cui lo fa è però piuttosto strano. Dopo aver cominciato nel 1979 con i surgelati marchiati Esselunga ha creato il marchio a primo prezzo Fidèl, che però si è rapidamente sputtanato (scusate il tecnicismo). A questo punto la catena si è riposizionata sul segmento alto, con i prodotti Esselunga Bio ed Esselunga Top: alcuni anni fa è tornata sul primo prezzo, tirando fuori dal cilindro la linea Smart facilmente riconoscibile dal colore giallo neon.

A differenza dei Fidèl, i prodotti Smart non erano spesso così male, soprattutto quelli legati al latte (che compra da Austria e Germania, dove evidentemente costa meno ma non può avere la bandierina “100% italiano” che è tanto di moda). Però mi sa che l’esperimento non è andato cosi bene, perché molti di quei prodotti sono stati rimarchiati semplicemente “Esselunga”, con confezioni color pastello e indicazioni di come i prezzi siano più bassi ma la qualità resti la stessa.

Ovviamente non c’è nulla di strano nell’avere più linee di prodotti posizionate in modo diverso: ma forse i nomi dovrebbero essere un po’ meno intercambiabili…

2 pensieri su “Il riposizionamento di Esselunga

  1. nicola

    No, spetta, compro il latte fresco microfiltrato smart dalla pandemia ed è sempre stato italiano. Cosa è con latte austriaco? Confermo che alcuni prodotti sono buoni (latte, grana padano dop, mozzarella per la pizza, gorgonzola dop, detersivo per la lavastoviglie eccetera), altri sono “mi accontento” (fazzoletti), altri sono “no grazie” (fazzoletti nella scatola a parallelepipedo, le “veline”). Il marchio smart ha un packaging repulsivo, ma i suoi prodotti sono da provare almeno una volta per valutarli, se possono fare al caso nostro. – Io invece ho notato che alcuni fornitori italiani del marchio smart sono falliti (dentifricio, collutorio, detersivo in polvere per la lavatrice quelli che ricordo ora) e sono stati rimpiazzati con altri spagnoli, ma con un bell’aumento (dentifricio e collutorio, +10-15%) o tolti proprio dal mercato (detersivo in polvere per la lavatrice).

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