Se ci è riuscito il NYT…

i giochi del Corriere Sono certo di avere letto da qualche parte che il New York Times abbia più ricavi digitali da chi si abbona ai giochi rispetto a chi si abbona al giornale vero e proprio. Non sono riuscito a trovare il post, quindi prendete con le molle questa affermazione.

Quello che però è sicuramente vero è che anche il Corriere, dopo qualche anno, si è lanciato sulla stessa linea. Abbiamo così la sezione Corriere Giochi, che parte oggi. Non mi è chiaro quale sia il vantaggio nell’abbonarsi (forse avere a disposizione le statistiche?). L’implementazione (almeno quella di “In altre parole”) mi sembra di una lentezza incredibile, Ma soprattutto non mi è chiaro cosa succederà quando il NYT si accorgerà che «In altre parole» è Wordle in altre parole; ricordo che non la prendeva bene

Sarebbe interessante scoprire quanti abbonati verranno attratti da questa offerta, ma ho il sospetto che non vedremo dati puntuali al riguardo.

Ultimo aggiornamento: 2025-07-15 15:26

6 pensieri su “Se ci è riuscito il NYT…

  1. mestessoit

    “L’implementazione mi sembra di una Ma “

    Qui manca qualcosa, e già che ci sei correggi il “qiundi”.

    Per il resto, nessuno dei giochi è originale, ma non lo vedo come problema. Dubito che NYT faccia causa al Corriere: il mercato italico penso sia al di sotto della loro quota periscopica. Certo, non so che tipo di utenza target abbiano un mente…

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    1. .mau. Autore articolo

      c’era anche un “puntali”, se per questo…

      A me è arrivato un Cease and desist per una versione (tra l’altro multilingua…) che avevo forkato su github senza poi averne fatto nulla, come indicato nel link.

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      1. mestessoit

        Quello che posso dire è che ora in rete ci sono diverse versioni di Wordle in sorgente (Javascript, Python…) disponibili senza restrizioni, il che mi lascia intendere che lato NYT abbiano smesso di usare la rete a strascico per proteggere il loro brevetto…

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