Occhei, la colpa è mia che mi ostino a guardare i porno (nel senso dei tweet nel tab “per te”). In questi giorni è di moda tirare fuori articoli di giornale di qualche decennio fa dove si parlava di eccezionali ondate di caldo in Italia. Quella che vedete nella figura è l’ultimo esempio, che mi ha spinto a perdere cinque minuti della mia vita e fare una ricerchina.
A quanto pare il 30 giugno 1975 Bari ha toccato i 38 gradi di massima. Occhei, c’è una fonte: ilmeteo.it. Sono andato sul sito e ho preso tutte le temperature di giugno 1975 e di giugno 2025. Lo dico subito: quello che ho fatto non è per nulla scientifico: ho solo preso il dato del nostro TeLaDoIoLaNius e verificato cosa è successo in quel mese, per non avere un singolo dato. La risposta potete vederla da soli cliccando, ma la posto qui.
medie del giugno 1975: T media 21.4 °C, minima 16.4 °C, massima 25.4 °C.
medie del giugno 2025: T media 25.2 °C, minima 19.3 °C, massima 29.2 °C.
Quasi quattro gradi in più di temperatura media e massima, quasi tre gradi in più di temperatura minima. Per il resto, non sono un meteorologo, ma guardando i dati del 30 giugno 1975 vedo molto vento, probabilmente caldo e secco perché l’umidità era solo al 35% e soprattutto il punto di rugiada era a 13 gradi. Del resto, il giorno prima la temperatura massima era stata di 31 gradi, il che non avrebbe permesso a TeLaDoIoLaNius di scrivere quel suo “simpatico” post. In generale vedo che lo scorso giugno Bari è rimasta praticamente senza vento tutto il mese (media 0,5 m/s).
Ripeto che la mia scelta non ha nulla di scientifico: ho semplicemente preso i dati di un intero mese, per smussare eventuali picchi. Però non ho fatto cherrypicking: ho scelto apposta il mese indicato dal nostro grande scienziato da tastiera. Certo, avrei potuto prendere tutta la serie storica e calcolare una media mobile, ma non sarebbe servito a nulla, esattamente come non servirebbe a nulla replicare con queste considerazioni. (Per la cronaca, non sono sceso così in basso da aprire e leggere i commenti: la vita è davvero troppo breve per queste cose). L’unica domanda oziosa che mi pongo è se la gente che va a cercare quelle singole giornate di caldo estremo senza accorgersi che adesso fa SEMPRE caldo sono dei coglioni, perché non capiscono la differenza tra il particolare e il generale, oppure sono degli stronzi, perché la capiscono e fanno apposta a postare. (Quelli che commentano, a parte eventuali troll, sono sicuramente nella prima categoria, anche quando vogliono spiegare che non si fanno i conti così.)
D’estate ci sono sempre stati dei giorni caldi, ma si trattava di fenomeni isolati, di uno o due giorni, adesso si va avanti per settimane. A Torino ci sono lamentele perché i VAL non hanno l’aria condizionata, ma quando ha aperto nel 2006 nessuno si lamentava del problema, adesso si’. Mi fa supporre che il sistema di raffreddamento delle gallerie non riesca più a dissipare il calore come da progetto. Nemmeno i tram TPR del 1990 hanno l’aria condizionata assieme ai coevi Turbocity R. Segno che negli anni ’90 non era un grosso problema avere il trasporto pubblico senza aria condizionata. Adesso tutti i nuovi bus e tram hanno l’aria condizionata, anche perché altrimenti d’estate farebbe troppo caldo ed i finestrini aperti basterebbero appena.
Se non ti è capitato di vederlo, guarda quanto si è incazzato il fratello di Prodi da Parenzo che cercava di fargli dire che la causa è antropica. Meno male che Prodi (fratello) c’è.
Era il 2024, questo intervento qui
ah, io non entro nelle cause (quella antropica è sicuramente una concausa, ma non saprei entrare più nel dettaglio)
Anche io vedo questo tipo di messaggi!
Credevo che oramai la progressione “non c’è il cambio climatico”, “c’è ma non dipende dall’uomo”, “c’è ma la scienza lo supera”, “se la scienza non lo supera, i migliori andranno su Marte e l’umanità sarà salva” fosse consolidata presso tutto il neoliberismo contemporaneo, dalla commissione EU all’ultimo reganiano rimasto.
Invece mi pare che in Italia, al solito, si usi ancora la propaganda del passato.
Boh, forse perchè il clima era migliore?
Come dice Prodi, occorre distinguere però meteorologia e clima, perché finché si prendono le temperature di Bubbonia e basta non si fa un servizio alla verità.
La progressione: “c’è il cambio climatico”, “c’è il cambio climatico, e se Annibale ha attraversato le Alpi in autunno con degli elefanti, la risposta è nell’etimo del nome di quei mammiferi: pachiderma, cioè «pelle spessa», il freddo fa loro un baffo”, “c’è il cambio climatico e moriremo presto tutti” è altrettanto consolidata tra i venditori di macchine elettriche o di altre astruserie presunte green, che non saranno reganiani ma qualche interessuccio economico ce l’hanno. Ma almeno è propaganda contemporanea.
Comunque Bubbo, a quanto pare il gran caldo sotto Augusto ha favorito il «crescete e moltiplicatevi»: nell’ottica di un inverno demografico italiano inesorabile, chissà che persino questo caldo non inizi a piacerci!
https://www.geopop.it/cose-stato-il-periodo-caldo-romano-e-perche-e-diverso-dal-riscaldamento-globale-attuale/
Già, dimenticavo il “c’è, ma fa bene (o, al minimo, non fa male)” e anche il “c’è, ma se tutti facciamo bene la raccolta differenziata e/o passiamo all’elettrico si supera”. Poi c’è sempre il benaltrismo e qui c’è solo l’imbarazzo delle disgrazie mondiali.
Raccomando (anche se credo che nessuno abbia mai letto un libro raccomandato da me), “I bugiardi del clima” per una buona storia della propaganda con in bonus anche una descrizione delle tecniche, dal citato cherry picking all'”indiano che piange” e seguenti.
Però questo ritorno ai concetti del passato proprio non lo sopporto, con tutto il lavoro per pensare ed introdurre un sano green-washing moderno!