Avremo pubblicità su Whatsapp?

Non so se vi ricordate, ma inizialmente Whatsapp era a pagamento. Un prezzo simbolico, meno di un euro l’anno, ma comunque era a pagamento. Poi Zuckerberg se l’è comprato per far fuori un pericoloso concorrente: a differenza della buonanima di Friendfeed, però, l’ha tenuto perché complementare a Facebook, limitandosi a togliere il balzello dell’abbonamento che gli sarebbe costato troppo in burocrazia.

Ma i costi sono costi: così Meta ha deciso di introdurre la pubblicità in Whatsapp; per il momento solo sul tab Updates (immagino quello che in italiano è Aggiornamenti, e che non apro mai), ma si sa che una cosa tira l’altra, e chissà che succederà. Già si parla di pubblicità sui canali. A dire il vero Telegram inserisce pubblicità nei canali già da anni, e nessuno si è lamentato più di tanto che io sappia: l’unico rompimento è che le pubblicità sono sempre le stesse, e sempre di criptovalute di cui non me ne può importare di meno.

La cosa probabilmente più interessante è però che nell’Unione Europea l’introduzione di questa “feature” arriverà più tardi. Come mai? Perché le regolamentazioni europee sono più stringenti, e Meta deve dimostrare che è in grado di mandarti pubblicità mirate (hahaha…) senza andare contro il GDPR. Capite perché tutti questi signori non sopportano l’Europa, che va bene giusto per sposarsi?

6 pensieri su “Avremo pubblicità su Whatsapp?

  1. Silvia

    Aspettavo da tempo la svolta (grazie, mi hai fatto ricordare che iniziai a usare WA, pagando 1€, dopo che mio figlio iniziò a usarlo da adolescente: era l’unico canale sul quale rispondeva quando era fuori e, fino ad una certa età, potevo controllare l’ora dell’ultimo collegamento e tranquillizzarmi, poi l’ha nascosto.)
    Vedremo come verrà applicata, con quanta intrusività e probabilmente ce ne faremo una ragione, specie se limitata al Tab aggiornamenti (di cui ho scoperto per sbaglio/caso la funzione: pensavo fosse la lista delle versioni o roba simile) e che ora uso in pratica come un IG o Pinterest prima maniera.
    Mi perplime invece la pressione – ho sentito le pubblicità per TV cucinando – per una proposta di legge sull’approvazione parentale al download delle app per i minori.
    Se non associata ad un controllo più efficace sui “contenuti” delle app, mi pare poco efficace e quindi una mera deresponsabilizzazione da parte delle piattaforme. In più, l’ informazione “connessione genitori-figli” è oro per Metà e Terze parti.
    Dal punto di vista di processo, voglio vedere come acquisirebbero la certezza del legame parentale e come la strigheranno con i figli di genitori separati/divorziati: mi attendo ulteriore ingolfamento dei tribunali.

    Rispondi
  2. Mestessoit

    Un mio amico che lavora in Meta dice che Whatsup è in perdita, e viene tenuta perché appunto complementare e per certi versi un pò come il giornale cartaceo e gli inserti: Whatsup è il giornale cartaceo e FB l’inserto (cioè come nei giornali è più importante l’inserto settimanale del quotidiano, ma strumentale alla sua diffusione).

    Dato che Zuck ha bisogno di soldi (eh sì, la IA costa) quindi si introduce la pubblicità, ma lentamente sia perché siamo europei, sia perché si vuole capire l’effetto sui consumatori (e la cosa non è scontata).

    Rispondi
  3. .mau. Autore articolo

    @mestesso: immaginavo che Whatsapp fosse in perdita, e concordo che Zuck se la tiene come complementare. Per l’effetto sui consumatori, come scrivevo Telegram ce l’ha già e non sento di alti lai.

    @silvia: ho il sospetto che la proposta di legge sia tanto fumo e pochissimo arrosto.

    Rispondi
    1. mestessoit

      Tieni presente che dalle telemetrie si evince che il tab in questione non è tra i più popolari, ma si è scelto quello sia per facilitare il deploy che per evitare di dare troppo nell’occhio e fare un rollout graduale.

      Rispondi
      1. un cattolico

        Chi l’avrebbe mai detto che non è tra i più popolari, tra incomprensibilità dello scopo e scopo in sé, una volta capito (gli effimeri status)! :)

        Rispondi
  4. un cattolico

    Io ancora mi chiedo perché abbiano deciso di chiamare Aggiornamenti la scheda che contiene quelli che hanno sempre chiamato Status…

    Rispondi

Rispondi a SilviaAnnulla risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.