Povera filologia

quatttordici lettere paoline?
Nelle Lezioni del Corriere oggi Luciano Canfora parla del Nuovo Testamento. Ora, io ho dei dubbi a definire “egizio” il mondo di quei secoli: avrei usato “alessandrino” per rimarcare non solo il luogo ma anche il pensiero. Però questo non è il mio campo, e quindi non entro nel merito.

Nemmeno la religione è il mio campo, però qui un minimo in più ne capisco. Se leggo che nel Nuovo Testamento ci sono “le 14 Lettere dell’Apostolo Paolo” mi si rizzano i capelli. Certo, quando ero un bimbetto a messa il lettore declamava “Dalla lettera di San Paolo apostolo agli Ebrei”, e anche la Vulgata scrive “AD HEBRAEOS EPISTULA SANCTI PAULI APOSTOLI”. Ma sono almeno cinquant’anni che anche i cattolici non ritengono più il testo come paolino; c’è anche la battuta «La cosiddetta “lettera di Paolo agli ebrei” non è una lettera, non è di Paolo e non è indirizzata agli ebrei.» (Non è una lettera perché è un’omelia, non è di Paolo ma probabilmente di un suo discepolo come si vede dal diverso stile di scrittura, ed è indirizata a cristiani anche se di origine ebraica o comunque conoscitori della Bibbia ebraica). È probabile che la lettera fosse stata attribuita a Paolo non tanto per l’importanza dell’autore quanto perché in tal modo si avevano sette lettere paoline “lunghe”, sette lettere paoline “corte” e sette “lettere altrui”, a costo di avere 2 Pt e Gd

Ma se non siete convinti della mia esegesi potete andare fino in fondo all’articolo e leggere che nell’episodio della donna adultera, dopo il famoso “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, Canfora scrive “Pian piano tutti i presenti si allontanano. Sulla scena rimangono solo Gesù e l’adultera, che chiede: «Dove sono andati?»”. Peccato che non sia l’adultera ma Gesù a chiederlo, come potete leggere in Gv 8,10. Qui non ci sono interpretazioni: posso dire che Canfora ha preso una cantonata?

Ultimo aggiornamento: 2025-06-23 15:21

Un pensiero su “Povera filologia

  1. un cattolico

    Ancor più di questi errori mi fa tenerezza usare «era volgare» per riferirsi a «dopo Cristo», proprio mentre si parla di Nuovo Testamento.

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