Giovedì sera siamo partiti per Chiavari, visto che venerdì mattina sarebbero arrivati a portarci i mobili Ikea e il frigorifero (e sabato sarebbe passato il tecnico per la finta fibra). Ci siamo messi tranquilli in autostrada, e tutto è andato bene fino a dopo Serravalle, quando vedo il cartello a messaggio variabile che diceva che il tratto Busalla-Bolzaneto sarebbe stato chiuso dalle 22 alle 5 del giorno dopo. Ho provato ad andare molto più veloce del solito, mi sarò forse preso una multa (anche se hanno cancellato la scritta “Tutor” dai cartelli), ma non ce l’ho fatta: sono arrivato a Busalla alle 22:05 mentre gli operai stavano mettendo i coni per farci uscire.
Da lì è stata un’odissea, perché non so come Anna avesse settato Waze ma mi ha fatto fare la val Fontanabuona, che non è esattamente una gioia da percorrere di notte: ma quello è un problema nostro. Quello che invece non ho capito è perché non mi sono trovato nessuna segnalazione prima di Novi, quando avrei potuto prendere la A26 allungando il percorso ma mettendoci comunque molto meno tempo. L’unica risposta che mi sono dato è che il tratto fino a Serravalle è in concessione alla MilanoSerravalle, mentre quello fino a Genova è di Autostrade per l’Italia. Evidentemente le due concessionarie non si parlano, il che non mi pare una bella cosa.
Negli ultimi mesi mi è capitato due volte che il cartello di chiusura dalle 22:00 dell’uscita che dovevo prendere fosse solo un centinaio di km prima, in un caso sempre su stesso tratto autostradale. Entrambe le volte sono riuscita, con angoscia, a passare pochissimi minuti prima della chiusura, in pratica con i birilli già quasi completamente posati.