Stocazzo Editore

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Ho scoperto che al Salone del Libro (al quale non sono andato nemmeno quest’anno, prima o poi ci tornerò…) c’era uno stand di Stocazzo Editore. Poi ho scoperto che c’era già dal 2021. Ho fatto un giro in rete, trovando questa intervista, e naturalmente sul sito, dove si trovano tante informazioni e anche il Porscheometro.

Non ho idea di quanto di quello che Alessandro Sbordoni scrive sia vero e quanto no. Sicuramente “Stavo soffrendo, ma mi hai interrotto” era effettivamente stato pubblicato dalle Edizioni San Paolo, e sicuramente parecchie cose di quello che afferma sulla filiera editoriale sono vere. Posso immaginare che anche se si definisce un ex ricco abbia comunque una altra fonte di reddito che non è questa casa editrice: partecipare al Salone del Libro credo costi parecchio e non hai un ritorno in copie vendute così grande. Per il resto, che dire? Non è poi così strano autopubblicarsi i libri: anch’io ho teoricamente le mie Elettroedizioni Bipunto. Crearsi una SNC è già più particolare, soprattutto considerando che pubblica solo i libri scritti da lui. Magari però qualcuno è curioso e può pensare di comprare qualche suo libro!

3 pensieri su “Stocazzo Editore

  1. Bubbo Bubboni

    Non conosco il settore, ma vedendo che si producono film che non verranno mai distributiti, ci sono giornali senza abbonati o acquirenti, aziende che non produrranno mai nulla, corsi di formazione gratuiti su argomenti inesistenti, ecc. ecc…. forse i sostegni statali ai cari settori bisognosi spiegano la cosa?
    Ad esempio, nel mio piccolo stavo pensando di fondare un partito per acchiappare una fetta di duepermille (secondo le nuove regole di spartizione democratica & trasparente del malloppo). Nella lista ufficiale vedo che c’è già abbondanza di sigle che mai si sono viste e mai si vedranno su una scheda nazionale, ma tanto lavoro avrà pure un senso oltre a fare il figo alle feste.

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      1. Bubbo Bubboni

        Ah, no! Il partito serve solo per ubbidire umilmente alla legge sul duepermille.
        Altrimenti il buon .mau. dovrebbe chiudere il blog per conflitto d’interessi con lettore politicamente esposto, legge sull’editoria elettrodigitale, contrasto dei quizzini con la matematica pubblica o chissà che altro!

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