MATEMATICA – Lezione 45: La matematica della cybersecurity

copertina A che serve la matematica nella cybersecurity? Potreste pensare che sia necessaria per ideare codici sempre più difficili da craccare, e di per sé questo è anche vero. Però la triste verità è che il punto debole di un sistema quasi sempre non è l’architettura di sicurezza ma l’errore umano. Quello che si fa in genere è cercare un compromesso tra il costo (certo) necessario per implementare misure di sicurezza e il costo (incerto, ma ben maggiore) che avremo nel caso senza queste misure un attacco arrivasse a segno.
Qui la matematica serve per ricavare delle funzioni che rappresentino il rapporto costi-benefici e permettano di capire quanto dobbiamo spendere in sicurezza e quanto invece non porta nessun vero vantaggio. In questo volume Alessandro Mazzoccoli presenta due modelli ben noti in letteratura, quello di Gordon e quello di Loeb, li adatta al nostro contesto della cybersicurezza e mostra come le diverse strategie diano risultati assai diversi tra loro, e a volte conviene davvero non spendere per la sicurezza informatica, perché non si rientrerà mai di quelle spese.
Veronica Giuffré racconta la storia di Federigo Enriques, che è stato matematico, impegnato nell’editoria (la Zanichelli era stata acquistata da suo cognato, che poi cederà le quote ai figli di Enriques) e nella filosofia della scienza: purtroppo trovò sulla sua strada Benedetto Croce che impedì lo sviluppo in Italia di questa parte della filosofia. Infine i miei giochi matematici sono basati sulle dissezioni geometriche.

Alessandro Mazzoccoli, La matematica della cybersecurity, allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, €6.99 più il prezzo del giornale.

Ultimo aggiornamento: 2024-12-17 18:25

Un pensiero su “MATEMATICA – Lezione 45: La matematica della cybersecurity

  1. Marco Rossi

    Molto interessante, magari lo prendo online! La cybersecurity e’ la mia professione da circa 20 anni, dovrei dire pero’ che non ho incontrato un solo caso reale di applicazione del modello di Gordon-Loeb.

    La valutazione dei costi e benefici degli investimenti in cybersecurity e’ guidata dalla valutazione dei rischi, per la quale esistono dozzine di modelli alternativi, ciascuno con i suoi pregi e difetti. Cio’ che uso piu’ di frequente – almeno nella mia bolla di clienti – e’ basato su altri modelli: Value-at-Risk, Bayesian networks, e cosi’ via.

    Detto questo, sono contento che questi argomenti, un tema di nicchia nella nicchia che e’ la sicurezza, nella nicchia che e’ l’IT, abbiano spazio perfino in una collana del Corriere. Well done!

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