Seconda raccolta di saggi sul rapporto tra matematica e letteratura, ho trovato questo libro molto disuguale: alcuni dei brevi saggi contenuti sono interessanti, per altri ho fatto una faticaccia ad arrivare fino in fondo. Qui una frase per ciascuno di essi.
Paolo Maroscia, La similitudine nella poesia e nella matematica: Mi è sembrato troppo dettagliato per qualcosa che non è poi così parallelo.
Gabriele Lolli, Ambiguità in matematica e letteratura: interessanti gli esempi di letteratura.
Andrea Battistini, Letteratura e scienze in Galileo: un matrimonio d’interesse: sappiamo che Galileo è stato anche un buon letterato, ma qui si entra davvero nel dettaglio e si scoprono tante belle cose.
Paolo Zellini, La crescita dei numeri nel pensiero antico e moderno: i classici temi zelliniani, a partire dallo gnomone.
Paolo Citrini, Sant’Agostino e la matematica: Agostino sapeve più matematica di quanto si pensi di solito.
Carlo Toffalori, Lo Cielo del Sole: la Matematica e Dante: ha il vantaggio di non limitarsi alla Divina Commedia (e di spiegare che l’idea di Dio puntiforme è molto furba).
Lucia Perrone Capano, Matematica e poesia in Novalis: Non mi ha detto molto.
Agnese Ilaria Telloni, La «sanguinante matematica» di Albert Camus: anche qui non molto.
Carlo Casolo, La Biblioteca Universale: riesce nel difficile compito di aggiungere qualcosa alla letteratura su Borges.
Roberto Tortora, Matematica e lingua naturale: aspetti critici e risorse didattiche: appunto più legato alla didattica.
(Paolo Maroscia et al, Parole, formule, emozioni : Tra matematica e letteratura, UTET Università 2018, pag. 349, € 23, ISBN 9788860085245 – se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me)
Voto: 3/5