Forse vi ricordate che uno dei volumi della collana era sulla teoria dell’informazione. In quel volume raccontavo di come ci siano punti di contatto tra la teoria dell’informazione e la crittografia: infatti un sistema di trasmissione ottimale comprime al massimo l’informazione del messaggio, il che significa che un crittografo non ha a disposizione nessun punto debole di ridondanza per partire con il suo attacco. Stavolta Giovanni Chesi e Leonardo Vaglini riprendono quei concetti dal punto di vista della crittografia, appunto: partendo dal cifrario perfetto mostrano come l’entropia sia legata a questa perfezione e che possiamo vedere che probabilità a priori e a posteriori hanno un significato fisico complementare rispetto all’entropia, mostrando così che l’intuizione di von Neumann che suggerì a Shannon di mutuare quel termine dalla fisica era davvero geniale, perché la somiglianza non è solo formale ma anche più pratica.
Veronica Giuffré ci racconta di Stefan Banach, che ha fatto tantissime cose in analisi matematica (oltre che formulare con Alfred Tarski il paradosso che prende il nome da loro); i miei giochi matematici sono basati sul pensiero laterale.
Giovanni Chesi e Leonardo Vaglini, Crittografia ed entropia, allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, €6.99 più il prezzo del giornale.
Ultimo aggiornamento: 2024-12-03 17:38