Persi in una foresta

Nel 1956 Richard Bellman fece questa domanda, qui da me parafrasata: “Vi trovate in una foresta di cui sapete la forma e vi siete persi. Quanto è lungo il più breve percorso che nel caso peggiore vi porti fuori dalla foresta?” Per la cronaca, Bellman è stato uno dei guru della programmazione dinamica, quindi che abbia proposto un problema di ottimizzazione è normale. È anche chiaro che se fosse vissuto nella pianura padana e non in America il problema sarebbe stato ambientato col nebiun, che è molto meglio di una foresta per non sapere dove ci si trova: ma ormai il problema è noto come Bellman’s lost in a forest problem e ce lo teniamo così.

uscire da un quadrato

Il problema sembra semplice, ma non lo è affatto. Prendiamo per esempio un quadrato, per comodità [0,1]×[0,1]. Se sapessimo le coordinate dove ci troviamo e avessimo una bussola, potremmo uscire dalla foresta percorrendo un tratto di lunghezza al massimo 0,5 parallelo a un lato, come a sinistra nella figura. Se non conoscessimo le nostre coordinate ma avessimo la bussola, potremmo uscire percorrendo un tratto di lunghezza al massimo 1, come a metà in figura; magari andremmo nella direzione opposta a quella più vicina ma comunque usciremo. Se non sappiamo proprio nulla? Sicuramente la distanza minima nel caso peggiore è al massimo $\sqrt{2}$, come a destra in figura, ma magari c’è un modo più furbo… E invece no, si dimostra che per tutti i poligoni “grassi” (come spiegato qui) la soluzione ottimale è il diametro della figura. Questo vale tra l’altro per tutti i poligoni regolari dal quadrato in su (e per il cerchio, cosa che però si era già dimostrata in altro modo). E per il triangolo equilatero? Il testo che ho appena citato afferma che A. S. Besicovitch ha congetturato e Patrick Coulton e Yevgenya Movshovich hanno dimostrato che un certo percorso a zig zag in un triangolo equilatero di lato 1 ha lunghezza inferiore a 1: per la precisione, $3 \sqrt{21}/14 ≈ 0.981981$. Esistono altre figure per cui si è calcolata la “lunghezza di fuga” minima, ma il problema non è ancora completamente risolto.

Il tutto serve a qualcosa? Secondo il matematico Scott W. Williams, è “un problema milionario”, nel senso che le tecniche che presumibilmente porterebbero alla risoluzione potrebbero essere riciclate per ottimizzare le soluzioni di problemi nella vita reale…

Ultimo aggiornamento: 2024-09-04 15:48

3 pensieri su “Persi in una foresta

  1. Maxxfi

    Si può calcolare invece quanto in media bisognerebbe camminare per uscire dal bosco quadrato, partendo da un punto qualunque e muovendosi in una direzione a caso?

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    1. .mau. Autore articolo

      in teoria si può calcolare un integrale, anche se è scomodo perché devi farlo a pezzi (corrispondenti ai lati del quadrato). Forse c’è qualche trucchetto per semplificare, ma al momento non mi viene in mente.

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      1. Maxxfi

        Dato che siamo nel 2024, ho provato a dare il problema in pasto a chatgpt :)
        Prima ha delineato l’approccio matematico, fornendo definendo la soluzione “quite challenging” perché c’è da fare due integrali.
        Però ha proposto anche un approccio numerico con simulazione Monte Carlo, e per la cronaca la soluzione sarebbe 0.6533 [x lato] campionando su 10000 punti a caso nel quadrato e 1000 punti sul perimetro, e poco meno (0.6526) raddoppiando i punti.

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