Una recensione Amazon con una sola stella per questo libro afferma “Mathematics Lovers who expect good math, better to avoid this book”. Non so perché uno dovesse aspettarsi della “buona matematica”, ma personalmente a me è piaciuto molto l’approccio di Sarah Hart, che non si prende troppo sul serio ma riesce comunque a dare informazioni sulla matematica nelle opere letterarie che a me erano ignote. Non immaginavo per esempio che Melville fosse bravo in matematica e che in Moby Dick (che confesso di non avere mai letto) ci fossero per esempio riferimenti alla cicloide; la matematica della Biblioteca di Babele è ben nota, ma anche qui ho trovato estensioni che non conoscevo affatto. Anche la struttura matematica dei librogame mi ha dato degli ottimi spunti. In definitiva, un bel libro: so che i diritti per la traduzione in italiano sono stati presi da qualcuno, ma non so da chi, quindi se non siete anglofoni dovrete aspettare ancora un po’.
Sarah Hart, Once Upon a Prime : The Wondrous Connections Between Mathematics and Literature, Mudlark 2024 [2023], pag. 304, € 13,33, ISBN 9780008601119 – se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me)
Voto: 5/5
Ultimo aggiornamento: 2024-08-22 16:52
Moby Dick è talmente vasto, incredibilmente ricco di descrizioni dettagliate (fin troppo per gli standard attuali) che ci si possono trovare riferimenti a tante cose…non mi stupisce. Correggi “lette”in “letto”.