D’accordo. Purini è un architetto, non un matematico. Potevo aspettarmi insomma che questo libro non fosse un trattato sulla parte matematica della sezione aurea ma sul suo uso (e non uso) in architettura, e la cosa mi sarebbe andata più che bene. Però di sezione aurea non se ne parla praticamente per nulla: Purini preferisce far vedere quante cose sa (tante), scrivere in maniera aulica (ma questo è un problema mio, che non ho fatto le alte scuole), lamentarsi dello stato dell’arte dell’architettura, accennare che «Nel Novecento l’unica discussione di livello mondiale riguardante il senso della sezione aurea all’interno del problema delle proporzioni fu proprio quella organizzata a Milano nel 1951.» (ma poi non parlarne…). Per dire: io so che cos’è il Modulor, ma dai 3 (tre) accenni nel testo il lettore ignaro non ha nessuna idea che esso si basi sulla proporzione aurea, ma al più che c’è una proporzionalità.
Insomma, il titolo è del tutto fuorviante, e anche il posizionamento nella collana “Formule per capire il mondo” non ha senso.
(Franco Purini, La sezione aurea : AB = 1,618 x BC, Il Mulino 2024, pag. 128, € 7,99 (cartaceo: 11), ISBN 9788815406934 – se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me)
Voto: 2/5
Del titolo trovo particolare irritante quel 1,618 buttato lì per approssimare un numero irrazionale. Di tutti i modi con cui potevano indicare φ per agganciare i lettori di questo genere di cose mi pare il più asinino.
Stiamo parlando di un architetto, i numeri irrazionali non esistono :)
(Poi a me non dà troppo fastidio, un po’ come 3,14 per π)
Ma almeno dei puntini potevano metterceli. Ma il peggio, per il pignuolo sottoscritto, è quella “x” al posto del segno “per” (×). Dal Mulino non me l’aspetterei una cosa così.
meglio che io non commenti :-)