ladri di (parti di) biciclette

Oramai vado in ufficio solo due giorni la settimana, e quindi uso la bicicletta più di rado. La bici (un vecchio carcassone, non funziona nemmeno più il deragliatore) se ne sta nel parcheggio condominiale, con l’archetto che lega telaio e ruota posteriore. Stamattina prendo la bici a un’ora improponibile, perché dovevo essere per le 7.30 in ufficio per fare servizio d’ordine durante la donazione Avis. Dopo qualche minuto do un’occhiata al contachilometri che ho montato sulla bici… e vedo che il contachilometri non c’è. Qualcuno me l’ha rubato, il che è significato tagliare le fascette che lo fermano e togliere il magnete sulla ruota: insomma un lavoro fatto bene. Stranamente non hanno fregato né la lucetta né il clacson. Certo che ho qualche condomino che sarebbe meglio perdere che trovare.
(Ho un contachilometri di scorta a casa, devo solo ricordarmi dove)

Ultimo aggiornamento: 2024-06-12 12:26

Un pensiero su “ladri di (parti di) biciclette

  1. Silvia

    A BZ quando ero al liceo mi rubarono una bellissima bici nel deposito condominiale apposito, con tanto di lucchetto attaccato alla rastrelliera e cancelletto con serratura chiusa a chiave. Erano gli anni ’70, nel condominio c’era un adolescente tossico. A Mestre invece a inizio secolo lasciai per poco tempo una bici olandese rossa, chiusa con lucchettone, appoggiata ad un muretto nel giardino condominiale, separato dal marciapiede solo da una siepe. Mi sparì e non sono mai riuscita a capire se fu un condomino per dispetto (avevo chiesto in assemblea di posizionare delle rastrelliere, un paio di condomini che in quello spazio ogni tanto parcheggiavano, nonostante il divieto, si opposero) o un passante.

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