Sono quelle in sosta irregolare nel comune di Milano la sera del 16 maggio scorso, come mappato da Sai che puoi?. Notate che non sono state considerate quelle in divieto di sosta ma comunque in un posto regolare. In pratica circa il 10% delle auto immatricolate a Milano: è vero che il conto fatto così è falsato dalle macchine da fuori che arrivano in città, ma almeno ci si può fare un’idea.
Questi numeri ci fanno capire che la situazione è insanabile. Dovremmo fare come a Tokyo e obbligare chi compra un’auto a mostrare di possedere un box, e anche così aspettare anni prima di arrivare a una situazione sostenibile.
In pratica circa il 10% delle auto immatricolate a Milano
Direi piuttosto il 10% delle auto circolanti a Milano.
Ma quali sono le auto “in divieto di sosta ma comunque in un posto regolare”?
Quelle sulle strisce gialle (posto regolare) ma senza il contrassegno della zona relativa. Dalla terminologia che hanno usato, direi che Sai che puoi? non ha considerato quelle auto perché comunque occupano spazio destinato alla sosta.
“Dovremmo fare come a Tokyo e obbligare chi compra un’auto a mostrare di possedere un box, e anche così aspettare anni prima di arrivare a una situazione sostenibile.”
Non ha senso a Milano e nel 99% delle realtà urbane italiche. Tokyo è stata ricostruita dai bombardamenti in maniera consistente a certe regole, con un trasporto pubblico che non ha eguali. A Milano moltissimi edifici non posseggono un box, perché ai tempi si usava il cavallo, o non si usava nulla, oppure, come nel mio caso, gli edifici del boom offrivano solo una parte di garage a fronte degli appartamenti offerti. Il risultato finale è che non puoi obbligare nessuno ad avere un box, perché non ne esistono in numero sufficiente, e perché non hai molte alternative, anche banalmente per fare la spesa.
ergo, l’iniziativa è semplicemente inutile, visto che non può portare a nulla.
Beh, io non avevo una misura quantitativa, e questo tipo di dati può tornare utile anche in altri contesti, quindi non lo trovo completamente inutile.
Però la macchina non è un diritto, credo sia necessario far passare questo concetto. Lo spazio è una risorsa finita e bisogna in qualche modo regolarne l’utilizzo. Non è giusto che le macchine occupino questi spazi illegalmente togliendoli agli utenti più deboli della strada. Io per primo non ho la macchina vivendo in città e faccio benissimo senza: nei casi in cui mi serve la noleggio o uso il car sharing (oppure viaggio sulla macchina di altre persone).
A proposito di garage delle case anni’50/’60, spesso sono talmente bassi e stretti che le auto attuali non ci entrano. A Mestre in intere zone questi piccoli box sono costruiti a livello stradale e ognuno ha la propria entrata diretta, con un bel passo carrabile. Il risultato è che non solo non ci entra nessuna auto, ma non si può parcheggiare neanche in strada davanti a tutti questi passi carrabili.