Non mi lamento più di tanto di dover spendere 99 centesimi per un ebook di 13 pagine, o se preferite 19362 battute. Però mi lamento del fatto che questo è un capitolo estratto da un libro (Val più la pratica), e per saperlo ho dovuto aprire questo libretto. Se il testo fosse stato scritto ex novo gli avrei dato il massimo dei voti, perché lo stile di De Benedetti è spumeggiante – pensate ai neo-crusc… – e il contenuto assolutamente condivisibile. In contrapposizione per l’appunto ai cosiddetti neo-crusc che sono più realisti del re, De Benedetti nota innanzitutto che il congiuntivo non se la passa poi troppo male, nonostante molti attacchi; ma soprattutto che non è che si possa credere che esso sia sempre l’unica risposta possibile. In altri termini: è uno strumento dei tanti che abbiamo per comunicare e quindi dobbiamo imparare a usarlo quando serve e lasciarlo da parte negli altri momenti.
(Andrea De Benedetti, La congiuntura del congiuntivo, Laterza 2015, pag. 13, € 0,99, ISBN 9788858123010)
soprattutto che non è che si possa credere che esso sia sempre l’unica risposta possibile
Dai, confessa, è la settimana degli scherzi e ti stai divertendo da matti!
Infatti parla della congiuntura del congiuntivo, mica del suo obbligo.
Ho letto “Val piu` la Pratica” anni fa e l’ho apprezzato molto.