Barbara Balzerani e Donatella Di Cesare
Ho davvero dei problemi a immaginare il motivo per cui una persona indubbiamente di cultura non sia stata in grado di ricordarsi tutti coloro che sono stati ammazzati da Balzerani con le BR, e che Balzerani non si è mai pentita. (Aveva detto che dichiarava conclusa l’esperienza della lotta armata, che è una cosa completamente diversa). Mi pare insomma di tornare ai “compagni che sbagliano” che era un triste mantra di quei tempi (ero un ragazzo, ma lo ricordo bene). Questo è il classico guaio di quando l’ideologia ha la prevalenza su tutto, e capita soprattutto a sinistra… anche perché a destra la risposta tipica è ME NE FREGO. Di Cesare non ha neppure pensato a scusarsi, si è limitata al solito ritornello di “essere stata fraintesa” e che in quegli anni “non c’era solo il terrorismo”.
Comunque no: per quanto mi riguarda anche la migliore battaglia (e quella delle BR non lo era certo) ha dei limiti che non si possono superare. Le “vie diverse” le seppelliscono, le idee.
A questo proposito, mi è piaciuto molto l’articolo su Repubblica di Cappellini “Di Cesare e il pacifismo a morti alterne”.
concordo, è quello che penso io scritto meglio :-)
Concordo pienamente!