pistoleri anonimi

Nella vicenda del colpo di pistola a Capodanno alla festa con gli esponenti biellesi di Fratelli d’Italia pare che alcuni media (l’ho sentito anche al GR1) si siano soffermati sul fatto che il deputato Pozzolo non avrebbe voluto fare il test sulla polvere da sparo “invocando l’immunità parlamentare”, cosa che non è affatto scritta nell’articolo 68 della Costituzione che chiede l’autorizzazione della camera a cui il deputato appartiene per “perquisizione personale o domiciliare” oppure “intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza”. Ma magari Pozzolo riteneva che il test sia una perquisizione dei suoi vestiti.

A me fa molta più paura l’altra sua frase: che la pistola cioè non fosse in mano sua. E io dovrei fidarmi di un parlamentare che non è neppure capace di tenere con sé la propria pistola? O di uno così intelligente da pensare che quello sarebbe un ottimo alibi?

Ultimo aggiornamento: 2024-01-02 16:42

5 pensieri su “pistoleri anonimi

  1. Silvia

    Ieri sera ho letto l’ancora confuso resoconto e non potevo crederci, pareva una farsa.
    Nel titolo il ferito era un uomo della scorta, poi diventava il genero (che ci faceva?) e ho subito scommesso che non avrebbe fatto causa.
    A parte chiedermi perché Pozzoli avesse il porto d’armi, mi ha veramente sorpreso la leggerezza nel trattare l’arma. I miei colleghi cacciatori mi raccontavano dei vari oneri e obblighi di chi ha il porto d’armi: si è tenuti a custodire diligentemente sempre, a casa come anche nel trasporto, le armi autorizzate e dichiarate, altrimenti si può incorrere in un reato penale (anche in assenza di incidenti come questo).
    Riguardo alla motivazione del rifiuto di analisi più approfondite (i.e. a più ampio spettro…) sui vestiti, posso citare Andreotti?

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