Addio Pippi

Stamattina alle 7, quando mi sono alzato per preparare le cose per Jacopo che andava a scuola, si sono appalesati solamente Tommy e Annika a pretendere la pappa. Nulla di particolarmente strano: spesso qualche gatto dorme su dai ragazzi, e se Cecilia ha poi chiuso la porta di camera sua Pippi è rimasta bloccata su. Cecilia non deve andare a scuola, quindi è inutile svegliarla.

Jacopo si prepara ed esce, e dopo una decina di minuti squilla il citofono. Rispondo, pensando che come al solito si fosse dimenticato la tessera ATM: era invece il vicino di casa, che mi diceva che c’era una gattina rossa per terra sanguinante. Mi precipito giù con Anna: era Pippi. Presumibilmente stanotte era uscita sul balcone, dove c’è la cassetta dei suoi bisogni: quel balcone ha un muro alto un metro, ma in un modo o nell’altro è possibile per un gatto saltare sul mancorrente. Magari aveva visto una mosca o una cimice, ha cominciato a saltare ed è caduta.

Abbiamo provato ad andare nello studio veterinario vicino a casa che teoricamente avrebbe un pronto soccorso: chiuso, e al telefono non rispondeva nessuno. Abbiamo provato a telefonare alla San Francesco, che ha un pronto soccorso veterinario: messaggio registrato che diceva “stanotte non ci sarà servizio di pronto soccorso per cause indipendenti dalla nostra volontà” (e per cause ben dipendenti dalla loro volontà non hanno certo dato un recapito di qualche altra clinica). Abbiamo chiamato la nostra veterinaria che è arrivata di corsa, ha cominciato a dare morfina a Pippi e le ha fatto una lastra: colonna vertebrale fratturata. La veterinaria ha cercato qualche neurologo veterinario, cosa non banalissima di sabato mattina, per vedere se si poteva fare qualcosa: le risposte sono state molto dubbiose, ma soprattutto se sopravviveva a un’operazione sarebbe rimasta quasi certamente paralizzata e con ogni probabilità con problemi alla vescica e forse all’intestino. Abbiamo deciso per l’eutanasia :-(

Ultimo aggiornamento: 2023-10-07 20:34