Il modulo di iscrizione di mia figlia al liceo artistico (una fotocopia sbiadita salvata in PDF), tra i millanta dati che chiede, vuole sapere il mio titolo di studio e la mia professione. Qualcuno mi sa spiegare il motivo?
(una possibilità potrebbe essere quella di evitare classi ghetto, ma a questo punto preferisco di gran lunga una scelta casuale a una sottospecie di affirmative action di quel tipo)
L’altra possibilità è per creare classi ghetto.
Gli operai con gli operai e la gente bene con la gente bene.
Naturmente nessuno lo ammetterebbe mai.
Ho ancora un qualche riflesso da cane di Pavlov derivante dalla mia ultima attività e la cosa mi è parsa azzardata. Ho fatto una veloce ricerca e ho trovato che il MIUR ha esplicitamente scritto in una nota/circolare che la richiesta di dati quali il titolo di studio e la professione dei genitori o di chi esercita la responsabilità genitoriale è eccedente e non pertinente le finalità dell’iscrizione.
E comunque qualsiasi ulteriore dato richiesto rispetto al minimo stabilito dal ministero, p.es. per valutare precedenze o attribuire punteggi per stilare graduatorie per l’iscrizione devono essere stabiliti con delibera dal consiglio d’istituto. La delibera deve indicare con precisione i motivi e le finalità per i quali è necessario chiedere tali dati.
Io proverei a chiedere di vedere la delibera.
https://www.miur.gov.it/documents/20182/6739250/Nota+iscrizioni+anno+scolastico+2023-2024.pdf/d3fcc568-5fdd-fb3a-a3ee-ec8e36798234?t=1669917232803
Il consiglio di Silvia è ottimo!
Infatti “giudice” o “primario” sono i dati più utili per le allegre relazioni scuola-famiglia, ma l’ambito titolo di “Principe degli Ostinati” apre molte porte!
tanto non ho scritto nulla :-)
Solo perché eri indeciso su quale laurea indicare e mancava lo spazio per tutte (Scherzo, ovviamente)