La scorsa settimana trovo nella posta una lettera “per i genitori di Cecilia Codogno”. La lettera mi ricordava che tra qualche mese Cecilia avrebbe compiuto quattordici anni, e quindi non sarà più gestita dal pediatra e devo farmi assegnare un medico di base. Nota: non mi è arrivata nessuna lettera per Jacopo :-)
Se ricordate, il mese scorso dopo lunga lotta ero riuscito a scoprire come accedere al fascicolo sanitario elettronico dei ragazzi; ma a quanto pare fino ai 14 anni mi davano solo scelte di pediatri, o almeno mi pare così a prima vista. La lettera in questione mi segnalava però che esiste anche un servizio online di scelta e revoca per i milanesi: il servizio non è in tempo reale, ma questo non mi importava molto.
Entro, compilo accuratamente tutti i campi, spedisco. Il giorno dopo mi arrivano due messaggi, uno per gemello: «Buongiorno, deve allegare la carta d’identità di sua figlia. Cordiali saluti ». (Sì, è stato un copincolla, anche Jacopo è diventata una figlia). Peccato che se guardate il modulo da compilare viene chiesto il codice fiscale del minore e la carta di identità di uno dei genitori. Naturalmente la mail da cui ho ricevuto il messaggio non accetta risposte. Che fare dunque?
Alla fine ho deciso che la cosa più semplice sarebbe stata costruire un PDF con carta di identità mia e dei giovani, e che se la smazzassero loro. Stavolta ci sono voluti due giorni (immagino che uno sia servito a capire come ritagliare le pagine…), ma è andata liscia: i ragazzi hanno il medico “da grandi”. Continuo però a pensare che tutto questo sia assurdo…
Controlla che in tutto il caos non abbiano passato i gemelli al medico “da grandi” e te e tua moglie al pediatra
Grande classico! Per richiedere le esenzioni a Milano c’è un portale apposito dove bisogna allegare tutti i documenti in uno spazio ridicolo, col risultato che le scritte più piccole manco si leggono
a me l’esenzione E30 (che tanto se ho capito bene è solo sull’euro delle ricette per le medicine per il cuore) l’hanno messa di default loro, per fortuna…