Substack e me

logo Substack, almeno per quanto ho capito io, nasce come risposta a Medium. Il modello del sito è dare la possibilità agli autori di pubblicare newsletter a pagamento: substack si tiene un 10% del ricavo (onesto) e fa i soldi così. È sicuramente pensato per il mercato anglofono: tanto per dire, l’interfaccia non è nemmeno tradotta in italiano.
In realtà non è obbligatorio avere la propria newsletter a pagamento, anche se la piattaforma cerca di convincerti a farlo, addirittura chiedendo ai lettori “quanto saresti disposto a pagare per continuare a leggerla?” Questo mi ha fatto venire voglia di provarla. Ho così cominciato una newsletter settimanale, assolutamente gratuita, a https://xmau.substack.com. Se siete lettori compulsivi delle mie notiziole non ve ne fate nulla, perché racconto quali sono i post della settimana passata, con un paio di righe di spiegazione perché possiate capire se vale o no la pena di leggerli. E come ogni newsletter che si rispetti, vi arriva comodamente per email. Attenzione: io posso vedere gli indirizzi degli iscritti, al momento ben 8 (otto), tutti con il primo post. Ma tanto non mi interessa conoscerli…

2 pensieri su “Substack e me

    1. .mau. Autore articolo

      mah, io ho ancora dei dubbi su cosa si mette e cosa no nelle newsletter. Per dire, ieri è stata la prima volta in cui è partita la spedizione automatica e non ho dovuto farla a mano :-)

      Comunque se sei amante dei feed e usi già quello delle Notiziole non hai bisogno di seguire la newsletter… è nata per i lettori casuali.

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