il Garante Privacy sa cosa colpire

A me non interessa più di tanto che il Garante della Privacy abbia provvisoriamente limitato l’accesso a ChatGPT dall’Italia, probabilmente prendendo come scusa un data breach del 20 marzo. Mi interesserebbe di più se il Garante riuscisse a bloccare le chiamate spam che arrivano al mio telefono nonostante il mio numero sia nel Registro delle opposizioni, ma capisco che dal loro punto di vista è molto più semplice bloccare un sito che fare un vero lavoro di ricerca: non gli costa praticamente nulla.

Mi fa già parecchio ridere che il garante rilevi «l’assenza di qualsivoglia verifica dell’età degli utenti in relazione al servizio ChatGPT che, secondo i termini pubblicati da OpenAI L.L.C., è riservato a soggetti che abbiano compiuto almeno 13 anni»: sono ragionevolmente certo che per fare un esempio su TikTok ti autocertifichi l’età e nessuno ha nulla da ridire.

Mi fa però molto ridere che pare che la nostra intelligence abbia affermato «chi vigila sui contenuti che l’intelligenza artificiale produce? Che atteggiamento bisogna avere davanti a informazioni palesemente false in grado di manipolare l’opinione pubblica?». Il tutto esplicitamente a causa delle immagini del Papa con indosso un bomber. Mi chiedo se l’intelligence abbia mai dato un’occhiata a quante informazioni palesemente false appaiano sui nostri media, o se pensa che tanto siamo un popolo di analfabeti e quindi la soglia di preoccupazione si ha solo con le foto.

6 pensieri su “il Garante Privacy sa cosa colpire

  1. .marioV

    Il garante ha chiesto

    la misura della limitazione provvisoria, del trattamento dei dati personali degli interessati stabiliti nel territorio italiano;

    Non ha bloccato nulla, sono loro a bloccare l Italia.

    1. .mau. Autore articolo

      nì. Se il loro modello non permette di trattare i dati personali secondo le normative, sono costretti a bloccarsi da soli per evitare una procedura contro di loro.
      Quello che si può dire è che il garante non ha dato mandato ai provider di bloccarlo.

  2. Bubbo Bubboni

    Sarò uno dei pochi ad essere contento di questa scelta, ma mi infastidiva il fatto che non fosse stato bloccato l’accesso ad una delle tecnologie più rilevanti di questi decenni.
    Del resto una delle principali caratteristiche dello spettacolo dei clown è l’imprevedibilità, ma fino al punto di essere prevedibile (es. puoi prevedere con certezza che dalla pistola del pagliaccio in nessun caso uscirà una pallottola, ma coriandoli, una bandierina, un pallone enorme o qualsiasi altro oggetto).
    Inoltre le questioni di copyright non sono assolutamente state affrontate, bloccare tutto mi pare il minimo a cui ha diritto un consumatore europeo!

  3. mestessoit

    “Mi interesserebbe di più se il Garante riuscisse a bloccare le chiamate spam che arrivano al mio telefono nonostante il mio numero sia nel Registro delle opposizioni”

    Il Garante c’entra sino ad un certo punto per questa cosa, in tutta onestà. In teoria potrebbe comminare sanzioni ai più famigerati spammatori (fra l’altro il tuo datore di lavoro mi inonda di chiamate e sono pure io nel registro), ma oltre a questo non può fare altro. Il Garante lavora al 99% ex-post e non ex-ante.

    “..sono ragionevolmente certo che per fare un esempio su TikTok ti autocertifichi l’età e nessuno ha nulla da ridire.”

    Fra qualche tempo entrerà in vigore il regolamento comunitario per cui sarà necessaria la verifica dell’età minima per TikTok emolti altri, e nessuno spende sforzo ulteriore in quest’area.

    Sui servizi, beh, la principale loro fonte di informazione nei loro rapporti è il web, ed ora non possono più pensare di fare anche solo un filtro “a buonsenso” :-).

    1. .mau. Autore articolo

      Ma il mio post non entrava nel merito della giustezza o meno di quel provvedimento. Notavo solo come al Garante piace giocare facile.

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