Disfatta elettorale

Quando avevo visto il tonfo dell’affluenza alle regionali, avevo pensato che il centrosinistra avesse qualche possibilità di giocarsela in Lombardia. In fin dei conti, era oggettivamente difficile pensare che si potesse fare di peggio di quello che in questi cinque anni ha fatto Fontana. E invece la percentuale di votanti per il governatore uscente è addirittura superiore a quella di cinque anni fa: questo significa che in proporzione sono stati a casa più gli elettori del centrosinistra che quelli del centrodestra. (Ok, non ho idea di chi potesse anche solo pensare di votare Moratti, ma quella è un’altra storia e comunque ininfluente nel mio discorso).

Non so se la ragione di questa disaffezione è sata la sciagurata idea del PD di allearsi con M5S – che in Lombardia, vi ricordo, non ha mai contato nulla – o più banalmente che nessuno ha capito esattamente cosa avrebbe fatto di diverso. Quello che è certo è che i voti alla candidata di Unione Popolare sono poco più di un prefisso telefonico, quindi non si può nemmeno dire che le persone di sinistra abbiano voltato la faccia per non vedere Majorino: proprio non ci sono più. Dico solo che io forse sopravviverò ad altri cinque anni di destra lombarda e di sanità sempre più a pagamento, tanti altri forse no. Ma non credo che al PD questo interessi.

10 pensieri su “Disfatta elettorale

  1. Silvia

    Di recente ho avuto modo in due occasioni di sperimentare la sanità lombarda: in entrambi i casi sono rimasta sconcertata. Nel primo caso non sono riuscita a prenotare una visita oculistica neanche privatamente con assicurazione (incompetenza assoluta del call center, dopo aver tentato invano di utilizzare il sistema informatico del centro medico: quindi anche il privato non eccelle), nel secondo ho scoperto che in Lombardia il sistema delle farmacie non riesce a leggere la ricetta elettronica fatta da guardia medica in altra regione.
    Ça va sans dire che sono rimasta allibita dalla numerosità di strutture private, oltre a quanto immaginassi pur avendo letto e sempre seguito il disastro iniziato da Formigoni.
    (Comunque anche qui le cose sono molto peggiorate: 3 mesi di attesa per farmi il richiamo dell’antitetanica, ora devo prenotare due visite, ti dirò)

    1. mestessoit

      ” ho scoperto che in Lombardia il sistema delle farmacie non riesce a leggere la ricetta elettronica fatta da guardia medica in altra regione”

      Dato che la sanità è stata data in gestione alle regioni, non esiste alcun tipo di copertura pubblica interregionale, alias non è garantito alcun trattamento da una regione ed eseguirlo in una altra, indipendentemente dalla regione di partenza o destinazione. L’unica eccezione sono i trattamenti specialistici come certi tipi di operazioni chirurgiche, ma solo dietro specifica autorizzazione. Non è un problema lombardo: è ovunque.

  2. mestessoit

    Il PD ha seriamente rischiato una scissione, non avvenuta solo perché sarebbero sparite entrambe le correnti, ma il conflitto è solo rimandato. La debolezza della candidatura era evidente, ma bisogna anche dire che pure Fontana in teoria era inguardabile (ma qualcuno si ricorda del suo conto in svizzera per i camici?). Però è stato votato in massa lo stesso…è stata una investitura pro-Meloni, e niente altro. Il PD non sa come evolversi, e rimane in mezzo al guado.

    1. camillo

      > (ma qualcuno si ricorda del suo conto in svizzera per i camici?)

      Secondo me la gran parte della gente vuole *attivamente dimenticarsi* degli anni del covid. Evitare di pensarci. E’ questo che ha permesso la rielezione non di un tizio di destra qualsiasi, ma di Fontana: quelli che sono ancora oggi indignati (giustamente!) per la malagestione del covid sono molto pochi.

      1. .mau. Autore articolo

        Non ho idea di come siano stati i flussi assoluti di voti, ma se è successo come in Lazio negli ultimi dieci anni la destra ha più o meno mantenuto gli stessi votanti, mentre la sinistra è crollata. Se è a sinistra che si ci vuole attivamente dimenticare degli anni del Covid, hanno qualche problema.

        1. camillo

          Sono calati per tutti i partiti talmente tanto che è molto difficile trovare correlazioni col singolo partito. Qui i numeri:

          https://twitter.com/you_trend/status/1626140234600660992

          E’ vero, il confronto con le politiche è spurio, ma non si può fare neanche con le precedenti regionali perchè si erano tenute insieme alle politiche…

          Comunque penso che la rimozione del 2020 sia ampiamente bipartisan.

          1. .mau. Autore articolo

            I dati che avevo visto io erano sulle ultime tre regionali del Lazio:
            «E’ una semplificazione ma certo sono numeri molto netti: Regionali nel Lazio. 2023: csx voti: 581.033 cdx voti: 934.614 2018: csx voti: 1.018.736 cdx voti: 964.757 2013: csx voti: 1.330.398 cdx voti: 959.683 »

  3. StefanoV

    Non è corretto dire che il M5S in Lombardia non aveva mai contato. Alle scorse regionali aveva preso il 17%, tanto quanto FI e FdI insieme, e anche alle ultime politiche aveva raccolto un 7% abbondante.
    Poi è vero che il 2018 era tutta un’altra storia, che il suo elettorato è volubile, ecc ecc, ma l’accordo non era così assurdo.

    1. .mau. Autore articolo

      tu parti dal principio che la politica sia un gioco a somma zero. Fare un tipo o un altro di alleanza significa anche allontanare potenziali votanti che semplicemente non vanno a votare…

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