Io mi chiedo quale siano i circuiti neurali che portano a dare come risposta alla domanda “l’aggancio di questa borraccia è compatibile con Sodastream?” il testo “Non so dirtelo perché non ce l’ho”. Mi chiedo anche se ad Amazon converrebbe implementare un sistema (automatico o a punteggio utente) per scremare repliche come queste, ma qui la risposta mi pare sia un banale no.
Anche perché in genere puoi decidere di non dare la risposta specificando che non la conosci
Dove devo firmare per la petizione?
;-)
Non so perché non leggo le domande di Amazon :-)
Ma, seriamente, non è che c’è un contatore di risposte che ti fa vincere qualche badge o punteggio rispondendo?
Seriamente, Amazon chiede(va) una risposta in un modo che ti faceva venir voglia di commentare comunque.
Ecco, io credo che ad Amazon faccia comodo avere anche le risposte idiote come “non lo so”, per via della logica del “tutto fa brodo” in termini di traffico.
Altrimenti cambierebbero l’approccio con cui chiedono le risposte.
Il tale sito mescola domande rivolte al pubblico con riposte private inviate da chi è stato consultato perché ha acquistato il medesimo prodotto.
La mail di richiesta che ti arriva se hai comprato quel prodotto è sballata. E rispondendo non è chiaro che la tua risposta va nel sito e non direttamente a chi ha posto la domanda.
Ecco il testo “In quanto proprietario di questo prodotto [NOME PRODOTTO], puoi aiutare questo cliente?”
ed ecco un esempio di domanda “Qualcuno che lo utilizza lascia gatti in casa?”
Non è indicato che la domanda era posta in modo indistinto, e la risposta “Non lo so, non ho gatti” è corretta per una mail dove mi si chiede di aiutare qualcuno ma non ha senso se viene pubblicata sul sito.
ah, Amazon mi ascolta. Stamattina ho ricevuto una email con titolo “Hai ricevuto 1 risposta alla tua domanda. È stata utile?” :-)