O più probabilmente ha un bravissimo gestore della sua immagine, che è riuscito a far diventare virale – almeno nella mia bolla Twitter – una non-notizia come il genere grammaticale da usare per riferirsi a lei nella posizione attuale di PresConsMin.
È chiaro che se si resta a discutere di queste cose tutto il resto passa in secondo piano, ammesso che se ne parli.
Ultimo aggiornamento: 2022-10-28 17:51
Quando l’ho letto, non so come, ma ho avuto due cattivi pensieri simultanei:
Il fantozziano grand. uff. cav. lup. mann.
e il vecchio successo della Bertè.
Leggo che è stato già fatto un comunicato di chiarimento e una rettifica
“ si precisa che tale formula è stata adottata dagli uffici della Presidenza in quanto indicata come la più corretta dall’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze. Tuttavia, il Presidente del Consiglio, On. Giorgia Meloni, chiede che l’appellativo da utilizzare nelle comunicazioni istituzionali sia “Il Presidente del Consiglio dei Ministri”. Si chiede, quindi, di non tener conto della nota in oggetto, in quanto sostituita dalla presente»
(In Veneto direbbero: xe pezo el tacon del buso)
Poi lei stessa avrebbe comunicato pubblicamente “Per come la vedo io, potete chiamarmi come credete, anche Giorgia”.
Non è neanche originale, dicono che Tina Anselmi, in tempi molto lontani è molto diversi da ora, prima donna ministro della Repubblica, alla domanda “Scusi, non sappiamo come chiamarla”, rispose: “Ma per favore!Chiamatemi come vi pare, signor ministro o signora ministra, basta che non restiate lì imbambolati!»
insomma continuano con il far parlare la gente di cose inutili?
Beh, non è che ai tempi del precedente gran. lup. man. si parlasse molto della nota di aggiornamento al DEF che pure è un argomento particolarmente adatto per i party di Halloween.
Mi pare che l’autorevole stampa democratica sia ancora ferma alla tecnica ricopiata dall’economia dei social network per vecchi, cioè cercare di suscitare l’indignazione.