prese per i PC, sarà la volta buona?

Non usando io roba Apple, non sono poi così interessato al fatto che da settembre 2024 tutti i telefoni venduti in Europa dovranno avere la stessa presa (USB-C, per la cronaca): tanto quello era già lo standard di fatto Android. Sarà più interessante al più scoprire cosa succederà se troveranno metodi di carica più veloci: spero che la coppia carichino-telefono riesca a mandare l’intensità giusta di corrente.

Molto più interessante è invece vedere che a partire dall’autunno 2026 anche i PC devono avere un ingresso USB-C per caricarsi. Quello sì che è ancora un far west!

Ultimo aggiornamento: 2022-10-05 16:19

13 pensieri su “prese per i PC, sarà la volta buona?

  1. Silvia

    Purtroppo non potrà mai esserci uno standard comune in Ue per le spine/prese degli elettrodomestici. Così il tuo pc avrà un caricatore con ingresso sul PC di tipo USB-C, ma poi per inserire la spina nella presa, dovrai probabilmente avere un adattatore.

    1. .mau. Autore articolo

      Io tendo a usare prese triplo standard (che costano l’iraddidio). Ammetto che in Svizzera e UK potrei Vere proemio, però.

  2. mestessoit

    Non hai chuso il link.

    “spero che la coppia carichino-telefono riesca a mandare l’intensità giusta di corrente.

    Questo con USB 3.1 non è un problema, nel senso che l’apparato comunica quanta corrente vuole e l’alimentatore se ce la fa gliela dà. **ATTENZIONE** ti manca un dato fondamentale nell’equazione: il cavo. Con l’aumentare dell’intensità di corrente il vero collo di bottiglia è il cavo non l’alimentatore. Provare per credere: cambia cavo e non alimentatore e noterai che i tempi di carica differiscono, magari di poco, ma son diversi.

    1. .mau. Autore articolo

      Gli alimentatori da telefono sono da un pezzo con doppia carica, ma che io sappia è già un pezzo che si comprano cavi certificati per l’alimentazione…

      1. mestessoit

        Non hai capito. La certificazione “cavi per alimentatori” ti dice ho due fili invece che quattro (gli altri due fanno passare i bit). Non ti garantisce “faccio la ricarica il più velocemente possibile”, ma ti dice “faccio la ricarica”. Capito? Ripeto: tu cambia il cavo certificato con un altro a parità di telefono ed alimentatore. Cronometra ed apprezza la differenza ;-).

        1. .mau. Autore articolo

          quello che intendevo dire io è che presumo che lo spessore del rame nel cavo comincia a contare se l’intensità della corrente sale sopra un certo valore, come succede oramai per un qualunque furbofono.

          1. mestessoit

            Proprio per questo un cavo a specifica piena caricherà meglio di uno non pienamente conforme. Il problema è che per motivi di costo la maggior parte dei cavi non permette i 5A, e tieni presente che i furbofoni recenti ma non superpotenti comunque succhiano tranquillamente 3A, e credo che il 90% dei cavi in commercio vada più o meno a quel livello. Un giorno comprerò il misurarore apposito dai cinesi.

  3. Bubbo Bubboni

    Tutti i problemi elencati sono già stati risolti:
    – potenza oltre 60 W, tensioni fantasiose negoziate tra caricabatteria e apparato
    – carica rapida
    – USB C per l’alimentazione del PC
    – (carica wireless, meno efficiente ma senza cavo europeo)

    Sicuro che è un po’ che non butti caricatori e devices perfettamente funzionanti per sotituirli con modelli recenti ed ecologici?
    Invece mi spiace per la radio FM, dato che il DAB funziona male, dove c’è, e degrada peggio. Peccato che, nell’interesse del consumatore, è meglio non avere la radio FM.

  4. mfisk

    In effetti il PD è un vero far west, ma è più probabile che se non lo ricaricano prima del 2026 si spenga definitivamente

  5. Metello

    Il post non mette nessun link, ma guardando la decisione ufficiale, sono inclusi: cellulari, tablet, macchine fotografiche digitali, cuffie, console portatili, casse, lettore ebook, tastiere, mouse, navigatori portatili, e PC portatili

    Entro i 100 Watts.

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