Parlare “a titolo personale”

Consiglio a tutti di leggere almeno ogni tanto Global News, il quotidiano cinese in lingua inglese che comunica il punto di vista ufficioso del governo locale. Nessuno vi costringe a cambiare le vostre idee e certi loro commenti, come «Will it be a shame for American politics if repeated “slips of the tongue” by the country’s top leader trigger a crisis that the American people cannot afford?», sono un po’ buffi: ma trovo che spesso il loro punto di vista sia interessante perché diverso da quello che ci troviamo davanti tutti i giorni.

Prendiamo l’editoriale sull’ennesima gaffe di Joe Biden, che non solo ha affermato che Putin non dovrebbe restare al potere ma poi ha specificato che quello era “il suo pensiero personale e non la politica ufficiale statunitense”, sconfessando anche il maldestro tentativo di mettere una toppa da parte della Casa Bianca (“il punto del presidente è che non si può permettere a Putin di esercitare il potere sui suoi vicini o sulle regioni al di là della Russia”). Gli è che io posso esprimere il mio pensiero personale qua per i miei ventun lettori, tanto il mio pensiero – personale o ufficiale che sia – non conta un tubo. Se tu sei il presidente degli Stati Uniti d’America, ma anche se sei il PresConsMin italiano, l’amministratore delegato di un’azienda quotata in borsa o il vescovo di Vattelapesca – non puoi farlo. O dici quella che è la posizione ufficiale della tua corporation o taci. E questo uno come Biden che è in politica da una vita dovrebbe saperlo.

Un pensiero su “Parlare “a titolo personale”

  1. Bubbo Bubboni

    Causa e effetto si intrecciano… il tale dice queste cretinate esattamente perché è al mondo da una vita.
    Viceversa chi avrebbe dovuto evitare queste previdibilissime situazioni è nata ieri e quindi non è di grande aiuto.

I commenti sono chiusi.