Come tanta gente io ho due numeri di telefono, uno che uso davvero – è quello di lavoro – e uno che sta lì a fare praticamente nulla se non essere ricaricato una volta l’anno. Ho anche due istanze di Google Opinion Rewards, che tipicamente ricevono domande completamente diverse: non chiedetemi perché.
La scorsa settimana però, dopo che sono andato a pranzare da Eataly a Genova, entrambi mi hanno chiesto se ero stato là e se avevo con me lo scontrino da fotografare. Stranamente non l’avevo ancora buttato: così alla prima richiesta ho diligentemente fotografato lo scontrino. Solo che non potevo farlo anche col secondo – e comunque nel frattempo l’avevo finalmente buttato via – e così ho detto “no, non ce l’ho”. La cosa che non mi aspettavo è che in entrambi i casi mi è stata accreditata la stessa cifra (29 centesimi, che per gli standard di Google Opinion Rewards sono parecchi). Confesso che a questo punto mi sfuggono le strategie di Mountain View…
Secondo me invece è sensato: se voglio dati il più realistici possibili, devo fare sì che una risposta non sia più profittevole che un’altra, altrimenti mi trovo, ad esempio, con gente che fa foto a scontrini a caso per prendere più soldi
Con un ocr appena decente vedi se lo scontrino è di dove hai detto che è….
Io finora ho risposto a quattro o cinque sondaggi, quasi tutti si sono conclusi dopo la prima domanda (che evidentemente è servita a capire che non rientravo nel loro target) ma un po’ di centesimi me li hanno accreditati lo stesso.