Leggo che La scrittrice irlandese Sally Rooney non ha autorizzato la traduzione in ebraico del suo ultimo libro, come segno di protesta nei confronti dei palestinesi e quindi boicottaggio di Israele.
Io sono favorevole alle azioni di boicottaggio, soprattutto quando toccano il nostro portafoglio e quindi non sono pure formalità. Ma non posso fare a meno di chiedermi quanti israeliani interessati ai libri di Rooney non comprendano abbastanza bene l’inglese da leggere il suo ultimo libro in lingua originale. Certo, se ci fosse un boicottaggio verso gli italiani le cose sarebbero molto diverse :-)
Ultimo aggiornamento: 2021-10-12 16:30
Il boicottaggio è contro lo stato di Israele e le aziende complici con esso, non contro il popolo israeliano o le persone che parlano ebraico. Presumibilmente sarebbe d’accordo se un editore non compromesso si offrisse di pubblicare una traduzione. Poi come dice lei è stessa è difficile trovare un editore che non sia in qualche modo compromesso…
e non sarebbe stato più semplice dire all’agente “non accettare editori israeliani, a meno che io ti dia un ok preventivo”?
Non è appunto questo che è successo? «Hebrew translation rights have not yet been sold, despite the publisher Modan putting in a bid.» https://www.theguardian.com/books/2021/oct/12/sally-rooney-beautiful-world-where-are-you-israeli-publisher-hebrew
Il suo “boicottaggio” consiste semplicemente nel non aver fatto un contratto con un editore. Non so invece che cosa faccia per i contratti che ha già firmato per i libri precedenti.
Nì. Modan aveva pubblicato gli altri due suoi libri e aveva fatto una proposta ufficialmente rifiutata. E comunque ha detto “But for the moment, I have chosen not to sell these translation rights to an Israeli-based publishing house.”