Venerdì mattina abbiamo trovato nella posta una lettera (recapitata a mano) per Anna. Ebbene sì, era quella di Gianluca Comazzi, con tanto di santini elettorali. Non che non sapessimo della sua candidatura, visti i manifesti di questi mesi che raffiguravano lui e un cane. Rispetto alle precedenti missive, non parla più di installare nuove telecamere di cui comunque rivendica la paternità e si limita a una “presenza frequente dei vigili di quartiere”. In linea con le nuove tendenze ecologiche, punta invece sulle barriere antirumore lungo la ferrovia (pardon, “dissuasori anti rumore”. Che fanno, dicono ai treni di non disturbare?) e al rifacimento di marciapiedi sconnessi.
Fortunatamente non ho a che fare con Comazzi: nel caso capitasse, però, vorrei sapere
(1) le statistiche da cui si evincerebbe che i reati negli ultimi anni si sono sensibilmente ridotti dove sono state installate le telecamere, e la differenza rispetto a zone nelle quali le telecamere non ci sono;
(2) se la riqualificazione del giardino Wanda Osiris consiste solo nell’ampliamento – benemerito, intendiamoci – dell’area giochi bambini o c’è dell’altro che mi è sfuggito; ma soprattutto
(3) se gli pare il caso mettere come oggetto della sua lettera “il tuo amico a Milano”.
1) Ma il “giardino Wanda Osiris” ha una bella scalinata oppure sarebbe sessista/abilista?
2) Le statistiche sui reati sono scivolosissime. Ovviamente con più telecamere ci saranno più reati denunciabili anche perché senza telecamere non ci possono praticamente essere casi di spaccio… fino al punto in cui, se conviene, i criminali oggetto di molestie si spostano. Però il tale non ha tutti i torti a far leva sulle speranze irrazionali dei cittadini, dopotutto nelle elezioni tutti sperano in qualcosa che sicuramente non succederà.
niente scale. Più banalmente, non essendoci più tante vie da dedicare a Milano hanno cominciato con i giardini dedicati a personalità legate alla città (anche se la Osiris nacque a Roma), che hanno anche il vantaggio di non dover far cambiare documenti a chi abitava in una via rinominata. Per i reati, non credo che Comazzi sia interessato al ridurre lo spaccio, o almeno in questi anni non ne ha mai parlato preferendo dedicarsi alla microcriminalità.