Altro libro che mio figlio avrebbe dovuto leggere e non ha fatto (peggio per lui). Non avevo mai letto nulla di Grossman, ma devo dire che questo libro (David Grossman, Ci sono bambini a zig-zag [יש ילדים זיגזג], Mondadori 2018³ [1994], pag. 336, € 12, ISBN 9788852016578, trad. Sarah Kaminski ed Elena Loewenthal) è scritto davvero bene (ed è ben tradotto da Sarah Kaminski ed Elena Loewenthal). Il racconto – tecnicamente in flashback anche se la cosa non è importante – si svolge nell’Israele del 1970, con il protagonista Nono – figlio di un poliziotto che lavora a Gerusalemme – che viene mandato a fare un viaggio in treno come sorpresa prima del suo bar mitzvah. Solo che le cose non vanno come previsto, e c’è una sorpresa ancora maggiore, che Nono scoprirà man mano, dopo tutta una serie di sue ipotesi completamente sbagliate. D’accordo, la storia è molto improbabile, ma Grossman riesce a scriverla in modo che sembri verosimile… ammesso che qualcuno riesca a fermare un treno in corsa :-)