Sì, però

Non so se avete seguito la vicenda dell’Università di Bari che riduce le tasse universitarie – e in certi casi le azzera – per le donne che si iscrivono a corsi che tipicamente vedono una stragrande maggioranza di maschi tra le matricole.

È ovvio che colui che ha scritto «I maschi è naturale che siano appassionati a discipline tecniche, mentre le femmine hanno maggiore propensione alle materie legate all’accudimento» l’ha scritto perché sa che in questo modo può sfruttare l’indignazione di chi non è d’accordo con lui, e quindi paradossalmente raccogliere altre persone che la pensano come lui e fanno gruppo. (Ed è per questo che non lo linko: tanto l’unica cosa che gli si dovrebbe rispondere è “giustissimo, quindi il taglio delle tasse universitarie non le convincerà certo a iscriversi. Quindi dov’è il problema?”)

Ma mi permettete di dire che parallelamente anche l’idea dell’Università di Bari serve solo più che altro a farsi pubblicità?

2 pensieri su “Sì, però

  1. mestessoit

    Dall’articolo:

    “Le studentesse con Isee non superiore a 30 mila euro, iscritte ai corsi di laurea con tasso di frequenza femminile al di sotto del 30 per cento, entro la durata normale del corso di studio aumentata di uno, usufruiscono di una riduzione del 30 per cento del contributo onnicomprensivo.”

    All’Università degli Studi di Milano diversi corsi dell’area STEM sono sotto il 30%, e non parlo del Poli dove siamo (a volte) molto sotto tale soglia. Sarei curioso di vedere se e quante differenze ci sono tra Bari e Milano da questo punto di vista…

    “Ma mi permettete di dire che parallelamente anche l’idea dell’Università di Bari serve solo più che altro a farsi pubblicità?”

    Certamente. Ma c’è anche altro: il solo fatto di aver messo nero su bianco questa tipologia di offerta implica tante cose dietro, di natura squisitamente politica. Qualcuno si è sbilanciato politicamente a riguardo. Ti posso garantire che nessun altro (del nord diciamo) farà mai niente del genere, che sia buona o non buona, che il problema ci sia oppure no, perché non lo si vuole fare, a priori. Il problema da noi non esiste.

  2. Gwendalyne

    Giustissimo cosa, che le femmine abbiano maggiore propensione alle materie legate all’accudimento e non siano appassionate a discipline tecniche? Forse è vero IN MEDIA, ma ci sarebbe da discutere a lungo al riguardo: quanto questo fatto dipende da fattori innati, e quanto invece da condizionamenti culturali? In ogni caso io faccio eccezione, essendo ingegnera (e non ho mai pensato di fare ostetricia, al limite medicina). Riguardo all’altro aspetto, ho avuto la fortuna di poter frequentare la facoltà che mi piaceva di più… e mai e poi mai mi sarei iscritta a lettere neanche se avessi potuto frequentare gratis!

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