Stiamo venendo a patti con Brexit

Dopo che a gennaio mi ci è voluto quasi un mese per ricevere un libro spedito da TheBookDepository, quindi dalla Gran Bretagna, stavolta una spedizione fatta il 10 maggio mi è arrivata ieri. Nove giorni era più o meno la media precedente Brexit: forse i giorni erano tipicamente otto, ma non stiamo a sindacare troppo.
Devo però dire che la dichiarazione doganale sulla busta del libro fa un certo qual effetto. (E sì, non mi è chiaro perché non possa arrivare in quattro giorni a tenersi larghi: due di viaggio, uno di smistamento e uno di consegna).

9 pensieri su “Stiamo venendo a patti con Brexit

  1. Bubbo Bubboni

    Non so se per facilitare le imprese in un biennio di difficoltà o se per incentivare l’economia digitale e i beni green washed, ma da luglio tutte le importazioni extra-EU, comprese quelle di importo tra 0 e 22 euro, saranno soggette a IVA. Mi aspetto che la situazione (anche di qualsiasi altra importazione) si complichi. Però la pacchia è finita per i furbetti dei centesimi di IVA!

    1. .mau. Autore articolo

      questo mi mancava :-(
      Però la maggior parte della roba che mi arriva dalla Cina passa per l’Olanda o il Belgio. Applicheranno l’Iva da lì?

        1. .mau. Autore articolo

          quello è chiaro, ma allora quale sarebbe la differenza con quanto capita adesso? la direttiva è europea oppure no?

          1. mestessoit

            Non capisco, la differenza era sui tempi ed io dicevo dell’IVA…cmq le differenze in questo senso variano da paese a paese perché variano le procedure da seguire. Intendo dire: il passaggio della frontiera è fatto diversamente a seconda del paese di destinazione, per cui UK->IT avrà tempi diversi di UK->FR, per dire. Ma da CN->IT non cambia nulla, se non il pre/post COVID. So che gli spedizionieri stanno impazzendo perché a seconda del periodo fanno fatica a trovare un posto per il container oppure c’è posto a volontà ma devi pagare anche il ritorno del container perché il commercio è sbilanciato da una parte sola, e devi pagare il ritorno della nave vuota :(. Insomma, un casino.

          2. .mau. Autore articolo

            commentavo il messaggio di Bubboni sull’IVA che viene messa anche sugli acquisti extra-UE. L’IVA sui libri c’è sempre stata, prima di Brexit mi trovavo il 4% sui libri Amazon che compravo in UK (Bookdepository nasconde tutte le spese accessorie nel totale). Ah, BookDepository ha sempre spedito con Royal Mail, niente corrieri.

          3. Bubbo Bubboni

            Sì, la direttiva è europea (per gli amici si chiama “import one-stop shop – IOSS”). Per l’IVA conta la residenza di chi riceve, quindi se acquisto dalla Germania per 1 euro, ma la merce parte dalla Cina, l’acquirente italiano pagherà i 22 centesimi di IVA che prima averebbe evaso inquanto lurido criminale.
            Ovviamente la direttiva nasce per semplicare le cose… perché il marketplace può registrarsi e provvedere al pagamento dell’IVA (mah, non ho capito perché semplifica le cose ma la propaganda dice questo). Se però si superano i 150 € di merce arrivano i dazi, oltre all’IVA, e quindi la semplificazione introdotta dalla complicazione si perde definitivamente.
            Io ho l’impressione che già adesso la dogana sia una lotteria totale che ferma o blocca, mette dazi o no, rompe pacchi o antepone fette di prosciutto sulla base di “regole” ignote e variabili da ufficio a ufficio.
            Non credo che la situazione migliorerà o che gli stati riceveranno tante monetine da usare, come al solito, per mirabolanti progetti.

          4. mestessoit1

            “Ovviamente la direttiva nasce per semplicare le cose… perché il marketplace può registrarsi e provvedere al pagamento dell’IVA”

            Perché prima della normativa c’era un incrocio tra mittente e ricevente per le varie gabelle e non erano rari i casi in cui finivi a pagare multe da entrambi i lati della transazione…insomma un delirio. Così è meglio, ma sempre incasinato.

  2. Beziax

    Lentezza di prima = tutta colpa del covid (è SEMPRE colpa del covid). Lentezza attuale = due giorni per arrivare alla frontiera italiana e un’eternità più due domeniche per arrivare all’indirizzo di destinazione, perché ci metterebbe lo stesso tempo ad arrivare da qualunque località italiana.

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