Sono due giorni che la diatriba tra Fedez e la Rai per l’intervento del primo nel concertone del primo maggio promosso dal secondo sta riempiendo tutti i media. Posso tranquillamente confessare che non ho nessuna idea di chi abbia ragione e chi torto, non intendendo usare i miei poveri neuroni per valutare i dati che si trovano in giro.
Mi limito quindi a due domande. Per la prima credo di non essere così originale: ma la gente è davvero così interessata a queste cose? (no, non voglio sapere la risposta, lasciatemi sperare). La seconda è forse un po’ più interessante. La Rai non poteva limitarsi a non far vedere il pezzo di Fedez?
Il 2 non escono i giornali cartacei, dovendo comunque il sito essere presidiato, devono aver ridotto ai minimi termini la presenza per la redazione on line (sul Corriere ieri sera c’erano due refus/errori nei sottotitoli della notizia dello scioglimento del sangue di San Gennaro e sui problemi finanziari di Boris)
ma se ne parlava già il 30 sera, però…
Poi è probabilmente vero quello che dice Annamaria Testa: se bisogna fare un flusso continuo di “notizie” e il mondo non produce più di tante notizie, allora si cominciano a inserire nel flusso i commenti e i commenti ai commenti… (oltre alle fake news che hanno il grande vantaggio di poter essere create a piacere)
Cambio discorso anch’io e segnalo: i “broadcaster” non hanno necessariamente il diritto a modificare la programmazione che trasmettono.
Negli USA, per esempio, esiste la “statutory license” per il broadcasting (una specie di eccezione remunerata, che però funziona meglio delle eccezioni italiane perché è automatica e ha costi fissi). È conveniente, ma non consente nessuna modifica di nessun genere, perché copre solo alcuni dei diritti esclusivi (decisamente non le opere derivate) e per giunta le modifiche sono state esplicitamente vietate: «changes, deletions, or additions, except for the alteration, deletion, or substitution of commercial advertisements performed by those engaged in television commercial advertising market research».
https://www.law.cornell.edu/uscode/text/17/111
L’idea era, fra l’altro, che costringendo a ritrasmettere anche la pubblicità di fatto si remunerava il detentore dei diritti sulla trasmissione.
C’è poi una lunga storia di diatribe sulla ritrasmissione dell’Eurovision Song Contest.
https://en.wikipedia.org/wiki/Italy_in_the_Eurovision_Song_Contest
https://www.dw.com/en/eurovision-cuts-feed-to-chinas-mango-tv-over-censorship/a-43735408
il broadcasting però mi pare una cosa diversa, nel senso che tu produci una trasmissione e la licenzi ad altre emittenti. Qui stai facendo una diretta (ok, non ho nessuna idea di come sia stata fatta quest’anno visto che non penso fossero in piazza san Giovanni), e la diretta la tagli sicuramente per mettere pubblicità.
Sul socialino forse ti sei perso un link interessante, Matteo Flora:
https://youtu.be/65mCdu7jikk
Per chi ha fretta: 1) sì, perché chi dovrebbe farlo (sinistra e sindacati) non lo fa. 2) la RAI ha fatto un autogol di dimensioni epiche.
io non guardo videi :-)
direi comunque che la risposta alla prima mia domanda è chiara anche in un contesto così minuscolo come questo blog.
Io so abbastanza bene come girino le cose nel mondo dello spettacolo, ma non per tutti è così, quindi una parte dell’interesse è lecita ed interessante.
Sulla seconda questione, la risposta è abbastanza semplice. Prima cosa: come tutti i programmi di successo, non sono gestiti dalla RAI, ma da una società di produzione esterna, a sua volta sotto contratto RAI. Gli artisti firmano un contratto con suddetta società, e solo con quella, anche se in realtà è solo uno schermo e le garanzie richieste sono da parte RAI.
Fra le clausole che ritengo interessanti, esiste l’obbligo alla non divulgazione delle clausole contrattuali (infatti Fedez ha registrato la telefonata, ed ha omesso alcuni particolari legati alla struttura societaria del produttore, poi inseriti nella versione integrale). Fra le altre interessanti è presente appunto il famigerato controllo editoriale, alias prima tu mi dici cosa farai sul palco ed io ti dirò se lo puoi fare. Attenzione che include anche le canzoni che uno vuole cantare, con testi inclusi, non solo i proclami.
Tutti ingoiano il rospo, che gli piaccia o no. Fedez è tra gli artisti di punta, e non è mai una buona cosa per un programma TV eliminare la presenza del suddetto, visto che gli advertiser avranno blindato il pagamento della sponsorizzazione con la sua presenza. Quindi non si poteva eliminare. D’altra parte la politica vuole avere il controllo, da qui tutti i casini. Non amo la coppia Fedez/Ferragni, ma in questo specifico caso far venir fuori che il re è nudo è una soddisfazione, e sono sicuro che tutti gli altri artisti meno forti contrattualmente hanno brindato per questo sassolino fuori dalla scarpa.
Fedez? E chi *@#!& è Fedez?
(No: non vivo così fuori dal mondo. So benissimo chi è quell’individuo. È solo che la sua importanza è un bello zero secco e forse non avresti nemmeno dovuto sprecarci un post – risposta alla tua prima domanda.)
Quanto alla seconda domanda: la cosovisione di stato è ormai declassata a una succursale di mediaset, pubblicità e tutto; ti aspetti che rinsaviscano di colpo?
Per la prima domanda: Il concerto del Primo Maggio dopo l’omonima canzone forse non ha molta ragione di essere, specie come ascolti televisivi e come proposte musicali offerte. Il Salvini cerca di non essere oscurato dalla Giorgia Meloni e quindi scrive sui social della qualunque per farsi notare ed avere qualche click. Stessa cosa per Fedez. Alla fine questi tre attori ci ha guadagnato molto. Chi ci ha perso direi la vicedirettice della telefonata e la società che ha fatto effettivamente la produzione.
Per la seconda parte, essendo una diretta sarebbe stato difficile tagliare, anche per gli introiti pubblicitari eventuali.
Ma probabilmente quel che succederà sarà che Fedez si scorda Sanremo e le ospitate in Rai, la vicedirettrice verrà esonerata e potrebbe anche essere che il concertone non sia trasmesso più. A meno che si cambi il formato e venga trasmesso dallo stadio Filadelfia (forse meglio il comunale) da Torino con i seguenti Big: Statuto, Lou Dalfin, Perturbazione, the Bluebeaters, i Linea 77, subsonica, Persiana Jones, i Mau Mau e gli Architorti. Trasmesso da La 7 ovviamente.
:-P