Per chi è abituato ad associare al nome di Philip Pullman i temi della trilogia delle Oscure Materie, quindi i temi sul libero arbitrio e sulla religione, questo libro (Philip Pullman, The Scarecrow and His Servant, Yearling 2005 [2004], pag. 240, € 9, ISBN 9780440863762) sarà probabilmente una delusione. Questa non è altro che una semplice favola per ragazzini, e in effetti è stato dato da leggere (in italiano!) a mio figlio in prima media. Il dipanarsi delle avventure dello spaventapasseri e del suo servitore Jack che devono riuscire a sfuggire alle grinfie della famiglia Buffaloni – curiosamente la favola sembra ambientata in Italia, o almeno i nomi sono quasi tutti più o meno italiani – è piuttosto standard. Ci sono alcuni punti, come la carriera dello spaventapasseri nell’esercito, che si sa già come andranno a finire: altri punti, come Jack che traduce dall’Uccellese allo Spaventapasserese, che invece mi hanno fatto davvero divertire. In definitiva, un testo piacevole da leggere ma nulla di trascendentale.
Per quanto riguarda l’ambientazione italiana, una cosa simile l’ho notata nella serie tv tratta da “La lama sottile” (non so se c’è anche nel libro, non l’ho letto): la città abbandonata infestata dagli spettri ha le insegne dei negozi in italiano…
FF