Oggi ci sono stati 607 morti di covid: il dato più alto dell’ultimo mese. (La figura qui sopra, presa da Google, è ferma ai dati di ieri). Stupiti? Per nulla.
I dati che arrivano ogni pomeriggio alle 17.30 sono quelli contabilizzati nelle ultime 24 ore, e quindi sono sempre in ritardo di qualche giorno. Se date un’occhiata al grafico, vi accorgerete subito che ogni domenica c’è un minimo relativo – non c’è poi così fretta di segnalare, evidentemente – seguito da un aumento il lunedì e da un picco il martedì. Ma questa settimana lunedì è stata Pasquetta; ecco che il picco si è spostato al mercoledì, e se volete ecco perché lunedì e martedì la media mobile a sette giorni (l’unica che è davvero importante per capire l’andamento) stava scendendo. Non perché le cose andassero meglio, ma per semplici ragioni dettate dal calendario. Se non ho fatto male i conti, la media a sette giorni oggi salirà a 453 decessi, questo sì nuovo record del mese: siamo più o meno su un plateau ma non riusciamo a scendere e anzi c’è ancora una leggera salita. I 13708 nuovi casi potrebbero essere invece un segno positivo, ma aspetterei prima di accendere la speranza che la terza ondata si stia riducendo…
Ultimo aggiornamento: 2021-04-07 18:30
Questa è la conferma di quanto commentai il mese scorso: i dati vanno visti e valutati dopo una media mobile di 7 giorni. L’incredibile è che questo andamento “anomalo” con i giorni festivi lo si riscontra con i dati di tutti i paesi. Compilare un protocollo per la raccolta dati con indicazioni operative per ridurre questo disturbo aiuterebbe a comprendere in tempi più ristretti l’andamento della pandemia e l’OMS potrebbe farsene carico. Almeno nel far ciò non dovrebbe incontrare obiezioni politiche
la cosa non è così semplice. Non ha un grande senso pretendere una rapidità assoluta nel segnalare i decessi, purtroppo; e l’approccio svedese (incasellarli nel giorno della morte e non in quello della segnalazione) è ancora peggiore perché dà sempre l’aria di “stare andando meglio”, soprattutto in un caso come il loro in cui i dati possono essere arretrati di svariati giorni.
La cosa più semplice che si possa fare è dare appunto la media mobile, che però in questa settimana sarà comunque sfasata; l’altra cosa possibile sarebbe fornire anche una stima “desettimanalizzata”, un po’ come i dati della produzione industriale sono destagionalizzati. Non so però quanto valga la pena farlo: mi sembra più semplice imparare a leggere i grafici.