Proprio mentre Aifa decide che anche chi ha tra 55 e 65 anni potrà usare il vaccino AstraZeneca, la multinazionale farmaceutica annuncia che dimezzerà le dosi fornite all’Unione europea. Coincidenza? Noi di .mau.ger pensiamo di no…
Scherzo. In realtà è una coincidenza, non foss’altro che perché la decisione di inserire altre coorti (tra le quali la mia) è solo italiana e non europea. Però un problema c’è. Posso capire che nel caso dei vaccini Pfizer e ModeRNA, che usano tecnologie mai testate su scala così grande, ci possano essere problemi di produzione. Ma quello AstraZeneca è un vaccino “standard”, e quindi non capisco perché arrivi un taglio così grande. I cinici potranno dire che cercano di vendere a prezzo maggiore le dosi che producono, e questo potrebbe anche essere in parte vero; ma comincio a pensare che la realtà sia un po’ diversa. Mi sa che AZ aveva promesso una capacità molto maggiore di quella tecnicamente fattibile, sperando in un qualche miracolo nei mesi successivi; la UE si è bevuta la storia, probabilmente perché faceva comodo anche a loro poter dire che sarebbe andato tutto bene e in fretta; il miracolo non è arrivato e tutti i piani vaccinali sono andati a gambe all’aria.
Insomma, alla fine chi ci perde siamo noi cittadini, cornuti e mazziati.
Ultimo aggiornamento: 2021-02-24 10:10
Da persona che prima di scegliere il lavoro autonomo è stata per quindici anni nel commerciale di diverse realtà produttive, mi sento di dire la mia su questo punto: «…Mi sa che AZ aveva promesso una capacità molto maggiore di quella tecnicamente fattibile, sperando in un qualche miracolo nei mesi successivi…». La mia esperienza non si è svolta in aziende farmaceutiche di alto profilo, e neppure in multinazionali o settori all’avanguardia in cui la ricerca contasse molto, anzi. Ma anche se non ho le prove, come diceva quello, sarei pronta a giurare in tribunale che qualunque azienda, produttrice di qualunque bene, davanti a un ordine grosso e certo mente sempre sulle proprie capacità di evaderlo nei tempi stabiliti (anche in caso di penali miliardarie, tanto si può sempre far valere un qualche tipo di forza maggiore). Ho perso il conto delle volte che ho sentito un responsabile commerciale dire cose tipo «Intanto gli prendiamo l’ordine, poi gli diciamo che si è rotta la macchina»… e per questo, quando tutti i produttori di vaccini (mRNA o tuorli d’uovo che fossero) hanno cominciato a non star dietro alle consegne che avevano promesso non mi sono stupita neanche un po’ ;)
A differenza di tutte le altre aziende sono gli UNICI che non possono dire che “il ritardo è dovuto al COVID”.
Non gli resta che “il cane si è mangiato la ricetta” come vera ragione per aver rispettato scrupolosamente un contratto… che non li obbligava a fare nulla di diverso!
In realtà era stata l’Italia a limitare l’uso del vaccino di AZ ai 18-55enni e questo aveva fatto notizia in Europa.La Germania lo usa fino ai 64enni ( L’EMA notoriamente alla fine l’ha approvato dai 18 anni in su).
https://www.handelsblatt.com/politik/international/corona-pandemie-impfstoff-von-astra-zeneca-in-italien-nur-bis-55-jahre-empfohlen/26868754.html?ticket=ST-4319058-JR47zi3y7JkxgUeQA6l3-ap4
https://www.bbc.com/news/55919245 del 5/2
“France’s Health Authority made an official recommendation on 2 February that the vaccine should not be used for people over 65. It said more studies were needed before it was rolled out to older age groups.
Other European countries have taken a similar position: Germany, Austria, Sweden, Norway, Denmark, Netherlands, Spain and Poland only recommend it for people under 65, and Italy and Belgium for those under 55.”
Comunque ora tocca aspettare e sperare che arrivi quello di J&J, altrimenti, altro che settembre 2021 per la mia (e tua) coorte “liscia”, come era stato approssimativamente calcolato a fine dicembre.