Leggo su UrbanFile che il “collegamento” tra la fermata Sforza-Policlinico della quasi finita linea M4 e la fermata Missori dell’esistente linea M3 sarà interamente in superficie, per un tempo di percorrenza di circa 9 minuti. Il bello è che le due linee si incrociano: ma non solo non è stata pensata una fermata in comune – cosa che posso anche comprendere, vista la difficoltà di scavare ampi spazi nel centro di Milano – ma non è nemmeno stato provato a costruire un passaggio sotterraneo, come capita molto spesso a Parigi e del resto troviamo anche tra Duomo e Cordusio. Motivo? Costa troppo (30 milioni anziché i 10 della riqualificazione) e si rischia di trovare reperti archeologici.
Ovviamente nessuno farà un cambio di metropolitana in quel modo: piuttosto farà un doppio cambio rimanendo sottoterra e intasando ancora di più il servizio. Un successone, vero?
Ultimo aggiornamento: 2021-01-28 13:22
Veramente una brutta soluzione! Che fa il paio con gli interscambi di San Babila e Sant’Ambrogio, che saranno sì sotterranei, ma a livello mezzanino e con uscita e rientro dai tornelli. Tanto ormai con il biglietto da 2€ è permessa la seconda timbratura in metropolitana entro i 90 minuti. E questo nonostante interscambi come Chatelet-Les Halles a Parigi dimostrano che le grandi distanze tra stazioni non sono un problema, basta mettere qualche tapis roulant!
E a Roma non possiamo stare tranquilli con l’interscambio tra le linee A-C di San Giovanni che per motivi di sicurezza avviene al mezzanino nonostante un collegamento interno esista, perché la stazione della linea A non è adeguata alle attuali norme antincendio.