Magari vi è capitato di leggere le discussioni sull’emendamento che permetterebbe ai medici che parlano tedesco ma non italiano di esercitare la professione privata nella provincia di Bolzano.
Onestamente non vedo un grande problema, se non a monte. Se uno parla solo tedesco, non gliene può fregare nulla che il suo medico di base sappia parlare l’italiano; e se uno parla italiano, andrà comunque a cercarsi un medico italiofono. Quello che mi posso chiedere al limite è se una laurea (o una specializzazione) in medicina in un paese UE sia equipollente a quella italiana; ricordo delle storie sugli abogados, ma lì c’era comunque di mezzo un esame di stato. E naturalmente tutto questo non può valere per gli ospedali, dove chi arriva non ha certo possibilità di scelta. Però volete mettere gli articoloni?
Hai omesso un particolare importante nel privato, nel pubblico il bilinguismo è obbligatorio.
Detto questo, questa estate siamo andati in vacanza a Nova Levante ed abbiamo parlato del bilinguismo con una signora locale, poco più giovane di me. “Quando ero bimba io all’asilo sul pavimento c’era una riga gialla: i bambini tedeschi di qui, gli italiani di là, e se sconfinavi erano dolori. (erano i tempi degli attentati dinamitardi NdA). Ora però ci sono meno problemi. Gli italiani fanno fatica a trovare lavoro perché mediamente parlano male il tedesco, ma i giovani oggi sono meglio integrati”.
ho scritto “di esercitare la professione privata“, a dire il vero. E mi pareva chiaro che il mio commento sull’ospedale presumesse che appunto nel pubblico restasse il bilinguismo. (Poi possiamo chiederci se un medico di base è pubblico o privato).
Sul tedesco, quando sono stato in posti tedescofoni in questi ultimi dieci anni garantisco che dopo che cercavo di chiedere qualcosa in tedesco mi rispondevano in italiano :-)